domenica 25 febbraio 2018

Recensione: Wolf La ragazza che sfidò il destino - Ryan Graudin

Salve lettori!

Siamo al resoconto della seconda estrazione per il Book Challenge 2018 a cui sto partecipando: anche questa volta avevo chiesto di avere un obiettivo, e mi è stato assegnato "un libro che ti è stato consigliato"; dato che generalmente sono io che consiglio libri agli altri, ho pescato tra i titoli che le mie compagne di challenge avevano segnalato come particolarmente meritevoli di attenzione:



Avrebbe attraversato il mondo per cambiarlo, o sarebbe morta provandoci.

È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il super sorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…

Con la premessa che ho fatto capirete che mi ero imbarcata nella lettura senza precise aspettative, ma solo con tanta fiducia, e devo dire che forse questo me l'ha fatta apprezzare ancora di più.

Yael è una perfetta arma, è addestrata, arrabbiata ed ha particolari caratteristiche fuori dal comune tutte sue, ma in questa missione si troverà ad affrontare qualcosa per cui nessuno l'aveva mai preparata: i rapporti umani.
Nella sua dolorosa esistenza tutte le persone che ha amato le sono state strappate via, ed i lupi sul suo braccio sono li in memoria e monito, ha dovuto imparare a vivere senza chiedere aiuto, senza cedere a nessuna debolezza, ed ora, la ragazza di 16 anni più dura che sia mai esistita, si imbatte in persone reali, in rapporti familiari, in relazioni che non riesce a decifrare.

La corsa dell'asse non è solo una gara di motociclette, ma è un crocevia di persone, di stati d'animo e di sentimenti, e Yael per la prima volta nella sua vita non sa che pesci prendere.

"Yael era stata addestrata a sopravvivere a molte cose: fame e ferite d'arma da fuoco; notti d'inverno e sole cocente; nodi scorsoi e interrogatori con un coltello puntato alla gola. Ma quello?"
Il rapporto con il fratello della Vincitrice Wolfe, Felix, le darà molto da fare, ma sarà soprattutto quello con uno dei partecipanti, il Vincitore Luka Löwe, a metterla decisamente sottosopra:

"Stando a uno dei tanti articoli che gli aveva dedicato "Das Reich", il volto del Vincitore era così irresistibile da rubare a prima vista i cuori di diecimila vergini tedesche. Anche lei doveva ammettere che era un bel ragazzo. I lineamenti marcati ma non duri, e incorniciavano occhi del colore di una tempesta marina. Un accenno di barba, più scura del biondo dei capelli, gli velava il mento come un crepuscolo. (Diecimila vergini, però? A occhio erano un po' troppe.)"

Ho adorato lo scenario: l'autrice non si è limitata a proporre il solito mondo post apocalittico presente in tanti tanti distopici, ma ci ha messo davanti un mondo verosimile, un "...  e se le cose fossero andate diversamente?", una vera e propria realtà alternativa.
Chiunque di noi abbia studiato con un minimo di criterio le guerre mondiali si è posto almeno una volta un interrogativo simile, e quindi lei ha giocato di ipotesi su come la situazione si sarebbe evoluta. Questo non è facile, ed ho ammirato l'autrice perché farlo delinea un'ottima conoscenza dei fatti storici ed anche qualche conoscenza di strategia bellica, quindi tanto di cappello per lei!

E' un fantasy molto profondo in realtà, con valori veri e molto seri, basato su una pagina della nostra storia orrenda che di certo non fa onore al genere umano, ma che va studiata ed approfondita proprio perché simili mostruosità non abbiano modo di ripetersi.

"Spero che la storia di Yael possa non solo ricordare ai lettori che tutti gli uomini sono creati uguali, ma anche invogliarli a studiare la storia che sta dietro la finzione, e a usare questa conoscenza per esaminare il mondo di oggi. Il mondo contenuto in queste pagine rischiava di essere il nostro. Per un certo tempo e in un certo luogo lo è stato davvero, e dobbiamo sforzarci di non dimenticarlo. (Ryan Graudin) "

Con questo non posso che consigliare di leggerlo, e ringraziare di cuore le compagne di Challenge che me lo hanno consigliato, sarebbe stato veramente un peccato perderlo!





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