lunedì 8 aprile 2019

Recensione (con ospite): Anne Frank. Diario Graphic Novel - Ari Folman e David Polonsky

Buongiorno!

Chi segue questo blog sa che fino ad oggi è stato mio personale rifugio e valvola di sfogo, oggi, per la prima volta ho una collaboratrice, e lasciatemi dire collaboratrice DOC!

Per la giornata della memoria, ho acquistato la graphic novel di Anne Frank, allo scopo di regalarla a mia figlia, ritenendo opportuno iniziare ad affrontare con lei questi argomenti, ma al momento di preparare la recensione, ho pensato che, piuttosto che leggere i pensieri di una "vecchietta" come me, sarebbe stato più interessante riportarvi le impressioni di chi, questa storia, la incontrava per la prima volta... e qui entra in gioco Sofia.

Sofia ha 12 anni, frequenta l' IC Mario Lodi a Roma, ed ha la sfiga cosmica di conoscermi da quando è nata, ma è stata così gentile da scrivere qualche suo pensiero derivato dalla lettura di questa graphic novel:


Anne Frank. Diario

  • Editore: Einaudi (12 settembre 2017)
  • Pagine: 149
  • Genere: Graphic Novel
Disponibile qui su Amazon


Seconda Guerra Mondiale.
 Anna Frank all’epoca aveva un solo difetto: essere ebrea.

Per i fascisti \nazisti ebreo\a voleva dire essere diverso, 
(o per meglio dire, come lo definiscono loro un’altra razza).

Anna Frank è stata una ragazza forte, con una voglia di vivere che l’ha fatta stare in un un rifugio segreto, stare immobile, senza parlare, solo per non essere scoperta dai nazisti. 
E’ stata molto coraggiosa. 
E’ dovuta crescere in fretta e una delle frasi che mi rimarrà impressa è
 “Quello che è accaduto non si può cancellare ma si può evitare che accada di nuovo”. 
Come mi dicono i miei bisogna imparare dagli errori.

Il libro mi ha emozionato, ho avuto la pelle d’oca, 
ho vissuto i suoi giorni di terrore come fossero i miei.

Anna è comunque sopravvissuta…nonostante la morte.

Sofia Ferranti


Le parole da aggiungere sono poche, e più o meno sono le stesse che ho scritto nella Giornata della Memoria: facciamo conoscere queste storie di dolore ai nostri figli, l'orrore nascosto dietro al perbenismo ed alla voglia di cancellare tutto con un colpo di spugna. Rendiamoli partecipi del fatto che l'umanità è stata capace di fatti atroci e consapevoli che sta a loro fare che il pensiero di Anne si avveri, che milioni di persone non siano morte invano, ma le loro storie spezzate debbano rimare per sempre nei nostri pensieri come monito e insegnamento.

... e grazie Sofia per l'aiuto!


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