venerdì 7 dicembre 2018

Recensione: La prima cosa bella - Bianca Marconero - Ikigai Book Challenge 2018

Buonasera lettori! 

Oggi vi racconto le mie impressioni sulla mia ultima lettura per la Ikigai Book Challenge 2018, la penultima di questo fruttuosissimo anno; l'obiettivo assegnatomi questa estrazione era:

leggere un libro ambientato in Italia

Chi segue questo blog ormai conosce la mia passione per questa autrice, e visto che questo libro era li nella mia Tbr da luglio, mi è sembrato più che azzeccato!



Tra una birra nel solito posto, un esame all’università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche delle ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale, si innamorerà senza essere riamato, e a sua volta non ricambierà una ragazza che invece si innamora di lui. E in un susseguirsi di eventi imprevisti e imprevedibili, Dante scoprirà che nulla è come aveva immaginato…


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Sin dalle prime pagine ho provato un enorme moto di empatia per questo libro, lo stile della Marconero è quello di sempre, fluido, semplice e molto spesso divertente, anche se un po' più acerbo, cosa più che normale visto che questa è stata la sua prima esperienza nel romance.

Nel corso della lettura non ho potuto fare a meno di sorridere per la maggior parte del tempo, un po' perché Dante, il nostro protagonista, è veramente spiazzante nella sua poca arguzia nell'interpretare le situazioni, ed in parte perché ci sono state alcuni dettagli in comune con la mia esperienza personale che mi hanno fatto sentire la storia incredibilmente vicina.

I fratelli Berlinghieri sono ben assortiti, entrambi amanti del cinema e dei fumetti, vivono passando la loro esistenza tra gli amici, la fumetteria, i locali dove suona Marco ed i loro cortometraggi di Dante, studente dell'Università di Parma al quale manca sempre un esame prima della tesi. Non fanno parte dei benestanti, guidano l'auto d'epoca avuta in eredità dal nonno, e sbarcano il lunario come possono (almeno Marco, perché Dante a lavorare non ci ha ancora proprio pensato)... e qui partiamo con i riferimenti alla mia vita che mi hanno fatto sorridere: si da il caso che ho due bei cugini che vivono a Parma e se ne vanno in giro con la vecchia 500 Giardinetta di nostro nonno... ecco, sfido chiunque a non sentirsi vicino ad un libro di fronte a tali coincidenze!!!

Al di là della consueta capigliatura riccia del protagonista, che ormai ho stabilito essere la firma dell'autrice, per una volta non ho trovato il solito uomo perdutamente innamorato (forse Bianca si è dedicata a questo filone in un momento successivo della sua carriera di autrice) bensì un giovane completamente convinto della sua filosofia di vita, al punto da rimanerne completamente accecato.
Punto cardine della Dante-filosofia è quello che lui stesso enuncia come teorema della non reciprocità:

Per quel che ne sapevo io, esisteva solo l’amore non corrisposto. L’oggetto del desiderio doveva essere irraggiungibile.So quello che dice Dante – l’altro Dante – ovvero che Amore obbligherebbe chi è amato a ricambiare il sentimento. Ma so anche, e lo sappiamo tutti, che è una delle più grosse idiozie mai pronunciate.

Questa sua convinzione, lo porta a non capire assolutamente nulla di quello che gli accade attorno, totalmente sviato dalla sua idea, riesce man mano ad avere qualche barlume di lucidità solo quando usa la sua amata telecamera, un po' come se l'obiettivo ripulisse i suoi occhi dalla coltre di idiozie che da solo si è costruito che gli ostruiscono la vista della vita reale.
Proprio lui così intelligente da essere stato un bambino prodigio, non riesce a districarsi nella vita vera, lui, esperto di cinema, film, massimo esperto di Star Wars, cade come un pollo quando c'è da fare 2+2 coi sentimenti.

Ulteriore particolarità apprezzabile è la forma scelta per la presentazione della vicenda, Dante, in veste di narratore, ci racconta la sua storia, come se sfogliasse le pagine di una sceneggiatura: ad inizio di ciascun capitolo troverete una fantastica citazione cinematografica ed un breve cenno a cosa accadrà, proprio come nei copioni veri.

Non so se troverò mai un libro di Bianca Marconero che non sia da consigliare, ad oggi non ne ho scovato nemmeno uno, perché ogni sua storia è diversa ed ha una vita propria, decisamente degna di essere letta, e questo non fa di certo eccezione.


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