lunedì 13 novembre 2017

Recensione: I giardini dell'altrove - Loredana La Puma - Les Flaneurs Edizioni

Questo è il secondo libro che leggo per la collaborazione con Les Flaneurs, e se il primo mi era piaciuto, questo mi ha letteralmente affascinata:


  • Titolo: I giardini dell’altrove
  • Autore: Loredana La Puma
  • Pagine: 466
  • Editore: Les Flâneurs Edizioni (26 giugno 2017)
Due settimane a Natale. Sara Brera, ventitreenne che ha lasciato la famiglia per cercare la propria strada, si licenzia dall’ultimo di una lunga lista di lavoretti precari e indegni delle sue reali aspirazioni. Sull’orlo della disperazione e con gli ultimi spiccioli in tasca, si ritrova casualmente davanti a una vetrina polverosa: è L’Antro di Leo, libreria dall’aria antiquata che sembra quasi materializzarsi lì per lei. La ragazza si fa coraggio e chiede un lavoro al proprietario Ismaele, uno strambo vecchietto che la accoglie e la accetta in prova fino alla vigilia; con sommo disappunto dell’altro commesso, lo scontroso Gabriel. La ragazza sente finalmente di aver trovato il suo posto, ma da quel momento in poi iniziano a susseguirsi una serie di avvenimenti inspiegabili di cui l’Antro sembra essere il fulcro: l’invalicabile porta della cantina, quello scampanellio che sembra fermare il tempo e infine l’incontro con il piccolo Marco e la sua storia inquietante. Cos’è accaduto nelle ultime ore? Cosa nascondono i due librai? Sara sta per scoprire una realtà più grande di lei che la precipita nel bel mezzo di un’indagine investigativa a tinte sovrannaturali. E sta per compiere una scelta: sarà in grado di rinunciare ai suoi sogni in nome di un bene superiore?

Sara ha la fortuna di imbattersi nel lavoro che tutti/e noi che divoriamo libri sogniamo ad occhi aperti, una libreria, ma una di quelle di una volta, dove l'odore della carta e del legno degli scaffali ha un mix che alle nostre sinapsi fa l'effetto di una droga del miglior taglio...
E' qui, però, che scopre l'esistenza di un mondo che non aveva mai nemmeno immaginato,  c'è qualcosa dopo la morte, e lei può farne parte.
Di paranormal ne ho letti tanti, ma stavolta non sono incappata in qualcosa di già sentito o collegabile a qualcosa già letto, almeno per me è una novità assoluta, e questo mi ha fatto molto piacere, inoltre, essendo scritto da una penna italiana la cosa può solo che farmi piacere anche di di più se possibile.
L'autrice ha saputo dettagliare bene il campo di lavoro dei librai, arricchendo con ambientazioni e dettagli delle loro vite molto ben congegnate, e la presenza stessa di alcuni personaggi di contorno che ruotano attorno alla libreria aiuta il lettore a ritrovarsi immerso in questa realtà cosi diversa dalla nostra, correndo molto bene sul filo del plausibile. 
Anche se ho capito quasi subito come sarebbe andata per la protagonista riguardo ad una scelta cruciale (non voglio spolverare troppo) ho trovato la narrazione dell'intreccio ben fatta, con i giusti colpi di scena e sconvolgimenti della storia, e sono stata confortata di sapere che l'autrice intende portare avanti le avventure dei librai nell'ultima pagina, perché comunque ero rimasta con la sensazione che ne avrei voluto sapere di più riguardo a loro.

In conclusione lo consiglio vivamente, buona lettura!

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