domenica 23 luglio 2017

Ragione e Sentimento - Jane Austen

Qualche giorno fa sono stati esattamente 200 anni dalla scomparsa di una delle più grandi autrici di ogni tempo, ed avrei voluto pubblicare qualcosa in quella data, ma putroppo gli impegni personali sono stati pressanti e non ho avuto modo di farlo:, oggi si rimedia 😜

Non è il mio preferito (e questo per chi segue il blog non è una novità) ma è la Austen... diamine!


L'ambientazione è quella consueta dell'autrice, la ridente e umida campagna inglese, i personaggi anche, le signorine in età da marito, la trama è un must: peripezie e pettegolezzi degli intrecci sociali e familiari.

Le tre giovani signorine Dashwood e la madre si ritrovano dopo la perdita del capofamiglia con pochi soldi e senza casa, per cui, costrette a lasciare la dimora familiare al fratellastro (l'eredità andava al figlio maschio, ricordiamocelo...) si trasferiscono in un piccolo cottage in campagna gentilmente messo a disposizione da un lontano cugino materno.
Le ragazze hanno caratteri molto diversi: la maggiore, Elinor, è posata ed assennata, un po' il grillo parlante della famiglia, Marianne invece è l'anima romantica della casa, ed ecco quindi la ragione e il sentimento che vengono analizzati nel romanzo.

Trasferendosi al cottage, le ragazze abbandonano tutto della loro vita precedente, non solo la casa, l'amata Norland, ma anche le precedenti conoscenze, tra cui Edward Ferrars, fratello della loro "amabile" cognata, per cui Elinor, in tutta la sua pacatezza, nutre un tenero sentimento.

In campagna, però, hanno modo di fare nuove conoscenze, in quanto il cugino e la moglie amano intrattenere fitte relazioni sociali (cosa che d'altronde la Austen in tutti i suoi romanzi, ci indica come unico passatempo nella vita di provincia) conoscono qui la signora Jennings, amante dei pettegolezzi, il colonnello Brandon, amico di famiglia, e John Willoughby, un giovanotto divertente ed attraente, che aiuta Marianne dopo un piccolo incidente all'aperto, per cui lei perderà in breve la testa.
Willoughby dopo una iniziale fitta frequentazione con Marianne, dovrà partire improvvisamente per Londra, facendo sprofondare la giovane in una cupa tristezza.

Nel frattempo le Dashwood ricevono finalmente la tanto attesa visita di Edward, il quale però, si dimostra freddo e distaccato, ma la cosa, non fa sprofondare Elinor nella stessa tristezza della sorella.

Per tentare di risollevare l'umore di Marianne, le ragazze passano l'inverno a Londra con la signora Jennings, ma questo invece che portare sollievo, si rivela in realtà fonte di ulteriore dolore: le giovani incontrano Willoughby, ma lo trovano freddo e distaccato, e soprattutto fidanzato con una ricca ereditiera, inoltre, Elinor scopre che anche Edward e' segretamente impegnato con una giovane da qualche anno.

Qui l'autrice ci fa entrare nelle menti, nei cuori e nei sogni delle due ragazze, analizzando come il dolore possa essere affrontato tramite l'utilizzo della propria ragione o lasciandosi trasportare dal dolore, in balia dei sentimenti e verremo trasportati da una lunga serie di eventi verso l'agognato lieto fine.

Dal romanzo è stato tratto un apprezzabilissimo film nel 1995, con Emma Thompson e Kate Winslet, che pure non seguendo esattamente il tracciato della Austen, ne crea perfettamente l'atmosfera.
Per gli amanti degli audiolibri consiglio decisamente la versione Emons letto dalla Cortellesi: la sua interpretazione è unica, coinvolgente e a tratti decisamente esilarante!!!

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