sabato 15 luglio 2017

La Ragazza del treno - Paula Hawkins

Per una volta mi avvicino ad un genere che non mi è proprio familiare:


Rachel ogni giorno percorre lo stesso percorso in treno, ed ogni giorno osserva dal finestrino la vita nelle case che vede lungo il tragitto, una coppia in particolare, che sente quasi di conoscere. Rachel è dipendente dall'alcol, la sua vita è andata in pezzi dopo il divorzio, e quella coppia le appare l'incarnazione di tutto quello che avrebbe dovuto avere anche lei: amore, benessere, felicità.

Un giorno, però, vede qualcosa che non si sarebbe mai aspettata ed il giorno dopo una ragazza, proprio quella che lei guarda sempre, scompare misteriosamente.

La sua mente non riesce a ricordare cosa sia successo quella stessa sera, ma in qualche modo, ha la sensazione di avere qualcosa a che fare con la vicenda.
Gli stessi inquirenti non riescono a trovare il bandolo della matassa in questa storia, un matrimonio perfetto in apparenza, con una alcolizzata che vaneggia di aver visto qualcosa ma che non ricorda.

"Ho perso il controllo di tutto. Anche dei luoghi che si trovano nella mia mente"


La Hawkins col suo linguaggio schietto, a volte anche crudo, ci trascina nel mondo allucinato di Rachel, dove non ci sono certezze, c'è solo il vuoto assoluto lasciato dall'esaltazione alcoolica, e costruisce un thriller psicologico non prevedibile, che tiene il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina.


"Devo arrivare alla fine della storia. Ho bisogno di parlarne con qualcuno, almeno una volta, di raccontarla a voce alta. Se non riesco a buttare fuori le parole, finiranno per mangiarmi viva. Il vuoto dentro di me, la voragine che hanno scavato nella mia anima, crescerà fino a divorarmi."


Il libro mi ha trascinata, non sono un'amante del thriller (riesco ad agitarmi pure leggendo la lista della spesa, figuriamoci!) ma non ho potuto fare a meno di leggerlo (ascoltarlo nel mio caso) tutto d'un fiato per capire chi avesse fatto cosa... 
ora non mi resta che vedere la trasposizione cinematografica, non posso esimermi, ma ho già letto un po' recensioni e non mi aspetto molto... come sempre d'altra parte: su uno schermo è impossibile riportare le stesse emozioni che scaturiscono dalle parole! 😉




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