mercoledì 13 giugno 2018

Nuova Recensione: Nessuno come noi - Luca Bianchini

Sono terribile... sono praticamente sparita, ma questo mese mi sta mettendo veramente a dura prova...
Oggi vi parlo di una delle poche letture che sono riuscita a portare avanti:



Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.



1987... per una della mia età è un anno decisamente evocativo.. ero bambina, quindi le immagini di quel tempo corrono veloci nella mia testa: i paninari presi in giro in tv a Drive In, le ragazze vestite di colori vivacissimi e capelli cotonati in maniera da sfidare la forza di gravità con rossetti rosa shocking, ... la Ritmo, il Si Piaggio!!!
Ecco, ad uno dei millennials tutto questo non dirà assolutamente nulla, al massimo potrà dare suggerimenti per una mascherata di carnevale, ma io non posso fare a meno di ripensare a tutto questo con un certo affetto, quindi leggere questo libro è stato un bellissimo tuffo nel passato.
Inoltre, a farmi viaggiare con la mente ed il cuore, c'è stata la questione "tre cuori in affitto", avendo fatto parte per buona parte della mia adolescenza di un terzetto simile...
E' il quadro netto di un'epoca che per questo paese è stata d'oro: anni in cui il benessere cominciava ad essere più a portata di mano, dove si cominciava a venir classificati in base a status symbol (vedi la mitica felpa Best Company di Vince), in cui ancora non eravamo schiavi del cellulare, ma passavamo ore vicino al telefono di casa in attesa di quella chiamata che non arrivava mai (e questo ben oltre gli anni 80, ma 90 abbondanti..) ... ma che ne sanno oggi?

Che ne sanno dello sfinimento emotivo del non poter sapere gli spostamenti degli altri, di non sapere cosa stavano facendo, se ci stavano pensando... per carità, benvenga l'immediatezza di WhatsApp e di internet... ma quanto era bello!!!

Lo spaccato scolastico è sempre quello però, cambiano solo le definizioni: i paninari, la sorcina, la dark... oggi ci sono altre categorie, ma sicuramente ogni anno ha i suoi personaggi, e quelli descritti da Bianchini sono veramente quelli di quel tempo, con tutte le loro caratteristiche e sfaccettature

Comunque, è stata veramente una bella lettura (o meglio ascolto, avendo utilizzato la versione audio - letta dall'autore tra le altre cose!), è scorrevole, dinamica, e devo dire dal finale non scontatissimo come credevo, e non dico altro per non incorrere in spoiler. 
Il punto è che il romanzo racconta lo spaccato di un'età che tutti abbiamo vissuto, ed è quella in cui iniziamo a sentirci invincibili e con tutta una vita davanti...  uno di quei momenti che non dimenticheremo mai, nel quale ci basterà avere al nostro fianco i nostri amici e le persone a cui teniamo e penseremo di poter fare qualsiasi cosa.





Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...