domenica 15 aprile 2018

Recensione: Il linguaggio segreto dei fiori - Vanessa Diffenbaugh

Ci sono volte in cui per puro caso, ti imbatti in piccole meravigliose perle.... questa è decisamente una di quelle:


Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.




Questo libro, anche per merito della bellissima voce narrante, mi ha letteralmente catturata: una volta iniziato non sono riuscita a staccarmene prima di aver ascoltato fino all'ultima parola...
Facciamo un lungo viaggio che ripercorre tutta la vita di Vittoria, che però, non è la vita della comune diciottenne, bensì un lungo percorso di sofferenze che l'hanno portata dove la troviamo noi, cioè al ritrovarsi maggiorenne e senza un tetto sotto il quale vivere, ad arrabattarsi per rimediare un pasto ed un posto in cui potersi dare una ripulita.

Durante tutto il libro non ho fatto altro che sentirmi vicina a Victoria, ad avere tenerezza per lei, assistendo impotente a tutti gli episodi (alcuni veramente mortificanti) che l'hanno portata ad erigere questi muri che la dividono da tutto e da tutti

Non mi fido, come la lavanda,
Mi difendo, come il rododendro  
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura. 
E quando ho paura, lascio…
L'autrice ci racconta la storia facendo avanti e indietro nel tempo, alternando momenti del passato di Victoria, con quelli del presente, ed in questo modo riusciamo pian piano ad incastrare tutti i pezzi, un po' come se componendo un grande puzzle riuscissimo a decifrare i motivi che spingono questa ragazza a comunicare i suoi sentimenti solo attraverso l'utilizzo dell'antico linguaggio segreto dei fiori, che ha imparato dall'unica persona importante della sua vita.

Victoria non riesce ad avere nessun tipo di rapporto con gli altri, appena qualcuno si avvicina a lei non riesce ad evitare di chiudersi a riccio, fino a quando, però, al mercato dei fiori incontra un ragazzo un po' più grande di lei che sembra capire il suo stesso linguaggio.
I suoi muri pian piano cadranno, anche se sarà comunque un percorso difficile e tortuoso, come tutta la sua vita, e noi non potremo fare a meno di sperare in questa sua "redenzione", incitandola ad abbandonarsi a questa folle avventura che è la vita.

Due le cose che ho apprezzato tantissimo:

La prima è che la vita di Victoria nasce dall'esperienza personale dell'autrice, che è stata madre affidataria e quindi conosce bene il sistema di adozione ed i sentimenti delle persone che vi aderiscono, ascoltarlo in versione audio dà in più la possibilità di ascoltare una bella intervista nella quale lei stessa spiega la sua esperienza e come questa abbia influito nella stesura di questo libro.

La seconda è che questa è una bellissima storia di crescita personale, di cui questo è l'insegnamento fondamentale:
Il tuo comportamento è una scelta, non è ciò che sei. 
Tutti noi costruiamo il nostro percorso di vita sulla base delle nostre scelte, nessuno ci impone cosa essere, e non è il nostro passato a segnare in modo indelebile ciò che faremo della nostra esistenza; Victoria non sa nemmeno chi è sua madre, ma non per questo non sarà in grado di esserlo per qualcun' altro.





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