giovedì 3 agosto 2017

Wonder - R. J. Palacio

Ci sono storie con cui è inevitabilmente amore a prima vista, anzi, a prima lettura, e questa è proprio una di quelle...



Wonder è il racconto del primo anno alla scuola media di August, lui, però, non è un ragazzino come tutti gli altri, quando le persone lo vedono restano spaventate o disgustate: i suoi undici anni di vita sono trascorsi tra un'operazione e l'altra, perché è nato con una grave malformazione dovuta ad una sciaguratissima combinazione genetica.


"Mi chiamo August, per inciso. Non mi dilungo a descrivere il mio aspetto. Tanto, qualunque cosa stiate pensando, probabilmente è molto peggio."

Non ha mai messo piede in una scuola, ha sempre studiato a casa con la mamma, ma ora i suoi genitori pensano che sia ora, per lui, di affrontare il mondo esterno. Come potete immaginare non sarà per niente facile: sarà trattato come un fenomeno da circo, evitato come la peste, perso in giro con vera e propria malvagità. 
Cambiando i punti di vista, non scopriamo solo quello che prova lui, facilmente immaginabile, ma abbiamo modo di scoprire cosa provano i suoi familiari, quando vediamo le cose attraverso i pensieri di Via, sua sorella (vi siete mai chiesti cosa si prova quando tutti guardano con orrore una persona che ha un posto di primo rilievo nel tuo cuore?), i suoi pochi amici, Jack e Summer (chi te lo fa fare di stare assieme a quel mostro?), il fidanzato di Via, Justin, e Miranda un'amica di famiglia.

Questo libro ha un modo tutto suo, sensibile e delicato, di darci uno spaccato della vita di un ragazzo speciale.. una finestra sulla crudeltà umana, ma anche di come tante cose possono cambiare già solo con l'ausilio di un po' di gentilezza.
L'ho letto tutto d'un fiato, e la prima cosa che ho pensato chiudendolo è stata:
"Wow... non vedo l'ora che crescano abbastanza per poterlo leggere e capire fine in fondo..."
Perché da madre spesso mi chiedo come fare a fargli capire situazioni come questa, che agli occhi del mondo non sono normali, ma che per me sono riassunte benissimo dalle parole di August:

"Sono arrivato a questa conclusione: l'unica ragione per cui non sono normale è perché nessuno mi considera normale"

Bellissimo, l'inserimento di una vera e propria colonna sonora che fa da sfondo.
Lo avete letto? Vi ha fatto lo stesso effetto? Come sempre, sono qui per parlarne con voi...

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