domenica 6 agosto 2017

Passenger e Traveller - Alexandra Bracken

Stavolta la scelta non è farina del mio sacco, in quanto ho ricevuto entrambi come regalo per il mio compleanno, ma devo dire che chi li ha scelti mi conosce decisamente bene da azzeccare pienamente le mie "tendenze" letterarie...




In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore.

Ci siamo: viaggi nel tempo, grandi amori.... io ci sguazzo!!!!
Etta e Nicholas mi hanno appassionata, dovevo arrivare alla fine, dovevo capire se e soprattutto come sarebbero riusciti ad oltrepassare i limiti di secoli tra loro...
La storia è avvincente e ben sviluppata, il libro scorre senza quasi neanche accorgersene, e l'intreccio non risulta affatto scontato.

Queste, secondo me, le buone ragioni per leggere questa duologia:

1. Etta
Etta Spencer è una ragazza newyorkese talentuosa ma ancora non nota al pubblico. La sera del suo debutto, invece di scoprire la celebrità, scopre una storia della sua famiglia a lei assolutamente sconosciuta. 

All'inizio è poco più di un pulcino spaventato, ma man mano che la storia va avanti tira fuori gli artigli, soprattutto in Traveller, dove prende decisamente in mano le redini della sua vita.

2. Nicholas
Nicholas è un pirata... parliamone: un pirata! Chi di noi non sarebbe caduta giù come una pera cotta davanti ad gigante dai meravigliosi occhi scuri con educazione da gentiluomo che di professione si definisce pirata legalizzato?
Dite ciò che volete, che Etta ci casca in maniera un po' troppo prevedibile, ma vorrei proprio vedere voi al suo posto!!!

3. I portali
Il viaggio nel tempo può sembrare un argomento scontato, ma proprio perchè abbastanza inflazionato nella letteratura del genere, è apprezzabile quando viene ben utilizzato: l'autrice ci porta con i suoi portali da un'ambientazione storica all'altra in maniera molto dettagliata degna di un bel romanzo storico.

4. I Corsari
Aggiungono decisamente una nota in più, la Bracken porta il lettore sulle navi con tanti dettagli e sfumature della vita piratesca che sembra di essere veramente li con loro.

Di tutti i personaggi ho amato sopra gli altri Nicholas, cosa strana per me, visto che quando abbiamo davanti un'eroina femminile in genere mi lascio trasportare dall'immedesimazione. In questo caso, però, abbiamo davanti un ragazzo pieno di principi, disposto a morire piuttosto di andare contro a ciò in cui crede, disposto a rinunciare addirittura all'amore per fare quello che ritiene giusto.

"So solo questo: le nostre strade erano separate da secoli, ma ci siamo incontrati. Qualunque cosa accada, il mio destino è sempre stato legato al tuo."

Dunque, buon viaggio, e perdetevi nelle epoche insieme a Etta e Nicholas, attraverso le guerre mondiali, i bombardamenti, la rivoluzione Russa...


p.s. dubbio amletico: perchè  Sperling & Kupfer ha dovuto cambiare il titolo del secondo capitolo da Wayfarer a Traveller?? Io non ci sono proprio arrivata: se comunque si ha intenzione di pubblicare il volume con un titolo in inglese, perché allora non usare quello originale???

Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...