2018 Ikigai Book Challenge - Estrazione 30/04
Buonasera lettori, oggi ho decisamente bisogno di consolazione, visto che ha aperto il Salone del libro ed io sono a casa... quindi rompo le scatole a voi!
Per l'estrazione di questa quindicina siamo andati per colore, e non appena ho sbirciato la libreria del Kindle per vedere la mia lunghiiiiiiiiissima TBR, non ho potuto proprio fare a meno di notare questa bella cover verde brillante.
Christopher è l'amico di sempre di Auggie. Sono nati nello
stesso ospedale e da quel momento sono state sempre insieme. E solo a quattro
anni, vedendo la reazione di altri bambini ai giardinetti, Christoper si è reso
conto per la prima volta della "diversità" di Auggie. In questo libro
si racconta la storia di Wonder dal suo punto di vista. Christopher, dato che
si è trasferito proprio l'anno in cui si svolgono gli eventi del romanzo, ha
perso un po' i contatti con l'amico. Un giorno la madre gli dice che è morta
Daisy, la cagnetta di Auggie, e lo sollecita a telefonargli. Ma lui non ne ha
voglia, anzi è un po'infastidito; segretamente è un po' geloso delle attenzioni
che la madre ha sempre dedicato ad Isabel, la madre di Auggie. E quando la
madre si dimentica di venire a prenderlo a scuola è convito che sia andata da
lei. Arriva invece il padre: la madre ha avuto un incidente. Christopher non
sta vivendo un momento felice, i genitori si sono separati, a scuola è preso di
mira da un bullo e i suoi voti non sono un granché. Nel momento di maggiore
difficoltà sarà l'amico Auggie a salvarlo dall'imminente compito in classe di
matematica. è sempre stato l'unico capace di spiegargli un intero argomento in
un pomeriggio. A questo servono gli amici: essere presente nel momento del
bisogno. E Christopher saprà anche come comportarsi quando tre membri della
band musicale di cui fa parte gli chiedono di abbandonare il quinto compagno,
meno dotato in musica.
Devo dire che questo libro mi è piaciuto ancora di più di quello avente come protagonista Julian, in parte perché l'altro, almeno inizialmente, ha dovuto superare una certa diffidenza da parte mia, ed in parte perché sono riuscita a sentirmi molto più vicina ai pensieri di Christopher.
La storia è una fotografia molto efficace delle sensazioni che si provano quando si ha un rapporto molto stretto con un bambino "speciale" e con la sua famiglia: vi è mai capitato?
La sensazione è esattamente quella che ci viene presentata: per le persone che sono cresciute con loro, non sono speciali, o almeno, non per i motivi che sono evidenti alle altre persone. Avendo passato tanto tempo con Auggie, Chris non vede alcuna problematica in lui fino a quando non se ne rende conto dai comportamenti degli altri bambini e compagni di gioco, per lui non rappresenta una stranezza, perché è sempre stato così.
Chi esce dallo standard è un diverso per la massa, poco importa quanto quella persona sia magnifica e speciale per altri 100.000 motivi, diverso = pericolo = comportamenti idioti... purtroppo..
Avete mai provato a spiegare ad un bambino cresciuto con a fianco un disabile il concetto di " normalità" così come viene inteso dalla maggior parte delle persone? Se non vi è capitato vi assicuro che rimarrete stupiti, il bambino prenderà voi per stupidi, in quanto per lui il mondo è molto più semplice delle sciocche costruzioni sociali che ci imponiamo noi adulti.
Una delle cose che ho amato di questo protagonista è la schiettezza: non ha problemi a dire che essere amico di Auggie è difficile, ma è lui il primo a capire che lo è per colpa delle persone che li circondano, a volte lo è perché i compagni di scuola sono superficiali e lo prendono in giro per la sua amicizia, a volte lo è perché Auggie ha bisogni particolari e richiede a volte molta attenzione da parte della famiglia e talvolta anche da parte delle famiglie amiche, e lui in fondo è solo un ragazzino che vuole avere tutte le attenzioni della sua mamma...
Godetevi la lettura, e riflettete, perché una delle caratteristiche più belle di questa serie è proprio che ci da modo di analizzare le nostre coscienze...
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