martedì 13 marzo 2018

Recensione: L'amica Geniale - Elena Ferrante

Terza estrazione della Book Challenge 2018: Leggi un libro sui migliori amici.

Sulla chat della challenge si era fatto tanto parlare di questo titolo, era disponibile su Audible e quindi:


Ci sono libri per i quali è terribilmente complicato spendere parole, perché sono così densi di significati che si ha quasi paura di sporcarli, questo è uno di quelli, ma ci proverò:


Elena e Lila sono amiche da tutta la vita, un giorno Lila sparisce senza lasciare alcuna traccia di se, ed Elena ripercorre i ricordi di questa loro lunga storia ripartendo dalla loro infanzia vissuta in un rione popolare di Napoli.
Sono gli anni Cinquanta, il boom economico non è ancora arrivato con la sua ondata di novità e benessere, nel rione la povertà è diffusa, si vive in una condizione di precarietà che però, ai loro occhi di bambine nate in due famiglie modeste (Lila è “la figlia dello scarparo”, Elena di un usciere del comune) sembra tutto normale

“Non ho nostalgia della nostra infanzia, è piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c’era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così e basta, crescevamo con l’obbligo di rendere la vita difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi”

Ma questo, a noi nati quasi mezzo secolo dopo, in una condizione economica e sociale cambiata in maniera radicale, tutto appare quasi incredibile, o almeno inaccettabile.
La vita nel rione segue le sue regole, quelle della sopravvivenza, e loro iniziano il loro percorso così come gli è stato insegnato dalle proprie famiglie, accettando la loro condizione senza dubbi e senza remore.

“Quando si è al mondo da poco è difficile capire quali siano i disastri all’origine del nostro sentimento nel disastro, forse non se ne sente nemmeno la necessità. I grandi, in attesa di domani, si muovono in un presente dietro al quale c’è ieri o l’altro ieri, o al massimo la settimana scorsa: al resto non vogliono pensare. I piccoli non sanno il significato di ieri, dell’altro ieri, e nemmeno di domani, tutto è questo, ora.”

Il cambiamento, rispetto alla generazione precedente, nasce non tanto per il lento progredire anche nel rione della situazione economica, quanto al fatto che i giovani iniziano ad avere accesso a quello che rappresenta probabilmente uno dei grandi passi avanti per l’emancipazione dell’essere umano: l’istruzione.
Questi giovani, chi più e chi meno, in base alle possibilità familiari accedono alla scuola elementare, ed i loro orizzonti hanno un minimo di apertura. Elena e Lila iniziano insieme il percorso, e Lila, nonostante sia una degli appartenenti alle famiglie più disagiate, si rivela subito la più brillante della classe, ed addirittura della scuola; brilla di una luce propria, ed attrae Elena come una luce per una falena.
Inizia tra le due uno strano rapporto di interdipendenza, sono legate una all’altra, sentono di essere anime affini, di essere le uniche a capirsi in un mondo così diverso da loro due, per cui cominciano a condividere giochi ed ore libere, durante le quali cercano di tirare avanti ma iniziando a farsi domande su quello che gli accade attorno.

La vita però, decide di separarle: le elementari finiscono, e nonostante Lila avrebbe voluto più di ogni altra cosa al mondo proseguire gli studi, i suoi genitori ritengono che non valga la pena spendere per farla andare alla scuola media, mentre Elena ha la fortuna che i suoi vengano convinti grazie all’intervento della Maestra, figura che all’epoca veniva ritenuta molto più autorevole rispetto al giorno d’oggi.
Così, Elena inizia un percorso autonomo, per la prima volta lontana dall’ombra di Lila, sentendo che finalmente può brillare in qualcosa senza cadere nella sua ombra; perché questo è il loro rapporto: non riescono a fare a meno di stare insieme, ma contemporaneamente, sono in competizione per dimostrare chi fra le due sia la migliore.
Lila, dal canto suo, si inserisce nell’attività di famiglia, e cerca di trovare una sua strada con l’aiuto del fratello Nino, spingendolo a credere in qualche sogno, cercando, anche non potendo studiare, di dimostrare di poter migliorare.

Elena sarà investita del ruolo di studiosa per entrambe, studiare e trarne il maggior profitto possibile, dovrà essere l'amica geniale di Lila, cogliendo tutte le possibilità che a lei invece saranno negate.

"Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, 
maschi e femmine"

Il filo conduttore della loro amicizia attraversa gli anni ed i cambiamenti, sia del rione, la nascita di nuove palazzine e le attività che cominciano a guadagnare, sia nelle persone. Loro per prime iniziano a capire qualcosa di politica, di cosa ha portato l'Italia nella situazione che loro conoscono, e le spinge a cercare di essere diverse da quello che sono stati i loro genitori.

Uno stupendo quadro, una storia che vi appassionerà anche se non incentrata su una relazione amorosa, uno di quei libri che entrano nella tua memoria e non ti abbandonano mai più.

buona lettura!







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