domenica 21 maggio 2017

Jane Eyre - Charlotte Brontë

Vi prego... datemi 1000mila cuoricini per esprimere il mio giudizio su questo romanzo!!! 
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Naturalmente siamo sempre nella categoria: Vecchi Amori riscoperti con l'audiolibro, con un'interpretazione magistrale secondo me di Alba Rohrwacher, intensa ma anche fresca nei momenti giusti.

E' il racconto autobiografico dalla voce di Jane, la quale ripercorre il viaggio della sua vita (giovane, visto che lo narra a 29 anni, ma ugualmente piena di eventi), partendo da quando, piccola orfana ospite sgradita in casa degli zii, viene mandata a vivere nel collegio di Lowood, dove trascorre otto anni, prima come alunna e poi come insegnante, per arrivare poi a Thornfield, dove viene assunta in qualità di istitutrice della piccola Adele.
Qui Jane conosce e si innamora del burbero padrone di casa, Mr Rochester, fino ad accettare di sposarlo, anche se il matrimonio non verrà mai celebrato a causa del terribile segreto custodito dal piano attico della dimora, Bertha Mason la prima moglie di Mr Rochester.
Da qui Jane, rifiutando moralmente di rimanere in qualità di amante, fugge e raggiunge Marsh End, accolta nella sua disperazione ed indigenza dai fratelli Rivers per oltre un anno, lavora come insegnante e quasi cede alla richiesta di matrimonio da parte del freddo e ascetico St.John Rivers.
Conscia a questo punto, di non riuscire a vivere senza conoscere le sorti di Mr. Rochester dopo la sua partenza, decide di tornare sui suoi passi, e non trovandolo a Thornfield, distrutta nel frattempo da un'incendio, lo raggiunge infine a Ferndean, residenza infima e malsana nella quale, disperato, si è andato a rifugiare.

I grandi temi del libro sono 

La passione

Jane è una ragazza semplice, ma piena di passione: fisica, intellettuale e morale.
Rochester è un uomo che la vita ha condotto alla disperazione, a causa del suo matrimonio combinato, ma il quale conoscendo Jane, sarà travolto per lei da una passione irrefrenabile, trovandola cosi uguale a lui spiritualmente e moralmente.
Anche Bertha, nella sua follia, rappresenta la passione, che imprigionata la porta a compiere atti sempre più folli.
"Lo amavo tanto, più di quanto io stessa potessi ammettere, più di quanto potessi esprimere a parole."

Le classi sociali

Tema ricorrente nelle sorelle Brontë, le scelte di Jane appaiono sotto molti punti di vista folli ed anticonformiste, è già una eroina moderna, ma in un testo pubblicato solo nel 1847. Segue il suo cuore, ribellandosi alle barriere sociali ed agli ostacoli di genere.
"Non sono un'angelo, e non lo sarò finché avrò vita. Sarò me stessa."

La religione e l'auto-controllo

Jane segue il proprio codice morale e cerca di evitare le tentazioni, seguendo la propria logica e tenendo sempre fermo il principio, in tutta la sua vita, di avere sempre prima di tutto rispetto di se stessa, anche quando la passione di Rochester o la esaltata religiosità di St.John  la metteranno a dura prova.
"Non sono un'uccello, e non c'è rete che possa intrappolarmi. Sono una creatura umana libera, con una libera volontà, che ora esercito lasciandovi."

Uno dei romanzi che una giovane donna dovrebbe leggere, per capire che il rispetto di se non è mai un obiettivo da perdere di vista, sia nel 1847 che ai giorni d'oggi, e che non preclude affatto il raggiungimento della propria felicità.



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