giovedì 13 febbraio 2020

Nuova Recensione: Conflitto di interessi - Paola Chiozza

Avete mai pensato cosa può venire fuori dall'incontro, anzi, scontro tra due culture agli antipodi come quella islandese e quella partenopea?

Bene, lo scontro può essere molto più esplosivo di quanto riusciate ad immaginare!

Disturbo mentale o trauma cranico? Sofia Russo non capisce cosa abbia colpito la sua famiglia. Forse è stata la vincita alla lotteria a farla impazzire.S e almeno fosse stato un meteorite, avrebbe ereditato il denaro e bevuto cocktail su una spiaggia dei Caraibi per il resto dei suoi giorni. Di certo non avrebbe speso quei soldi per aprire una pasticceria in Islanda. E così, a ventiquattro anni suonati e con una naturale inclinazione alla catastrofe socio-sentimentale, Sofia si ritrova a Reykjavík. A combattere contro il freddo e la puzza di pesce putrefatto. Proprio quando pensa che non ci sia niente di più brutto dell’assenza del bidet, arriva lui. Joann Sigurdarson è un vichingo, in tutte le accezioni del termine. Soprattutto in quelle negative. Sfacciato, prepotente, scorbutico e… maledettamente affascinante. Può andare peggio? Sì, se Joann spunta proprio dall'unico posto da cui Sofia dovrebbe tenersi alla larga: il negozio di fronte a quello della sua famiglia. Il vichingo impertinente rappresenta la concorrenza.  Quella spietata, fatta di equivoci, provocazioni, conflitti e puro odio. Eppure, sebbene nessuno dei due creda al proverbio “chi disprezza compra”, resistere alla tentazione sembra impossibile. Joann e Sofia non sanno più chi sono. Si odiano o si vogliono? 
Già. Forse era meglio il meteorite.
Disponibile qui su Amazon


In questo libro Paola Chiozza ci fa sbarcare nella terra dei ghiacci assieme alla napoletanissima Sofia Russo ed alla sua calorosa famiglia, la quale ha deciso di trasferirsi  a Reykjavik a seguito della vincita dei sogni: il trauma è scontato per  una che ama il sole, il mare ed il Vesuvio e si ritrova catapultata al freddo e, soprattutto, in una delle terre più disciplinate d'Europa.

La bella Sofia impiegherà pochissimo a scoprire che l'isola, già nota per le bellezze naturalistiche ed i paesaggi mozzafiato, è dotata di altre peculiarità di tutto rispetto, specialmente quelle alte, bionde e con un fisico da urlo. 
Nella fattispecie la sua vita avrà una svolta epocale quando la sua strada si incrocerà con quella di Joann, esemplare tipico di algido vichingo, figlio della unica famiglia di pasticceri che possa far concorrenza alla sua.

E' un libro dove la parola d'ordine è RIDERE!
Questi due pazzi non faranno che scontrarsi e rincorrersi, mettendo in scena dei siparietti assolutamente folli ed esilaranti:



«Vieni qui, piccola. Ho voglia di farti urlare come quando ti schiacci le dita nella portiera della macchina!»

E' solo uno dei momenti topici... io praticamente ero piegata in due, con le lacrime agli occhi che ridevo a crepapelle, mentre mio marito faceva direttamente il numero della neuro per farmi ricoverare... ma questa è un'altra storia... 

Sofia è la perfetta incarnazione dell'italiano all'estero, con il mal di cuore per la mancanza del suo paese e dei luoghi cari, con l'orgoglio delle proprie tradizioni, ma soprattutto è rumorosa, chiassosa, sconclusionata, ironica e dall'abbigliamento discutibile (anche se condivido con lei la passione per collant e calzettoni stravaganti e quindi non posso fare altro che amarla). Joann è preciso, metodico, ordinato... insomma, il suo esatto contrario, in comune l'amore per la famiglia e per il proprio mestiere, quello del pasticcere.

Mi è piaciuto tantissimo, è quello che posso consigliarvi di leggere quando avete bisogno di una sferzata di allegria, romanticismo... ed anche altro (...), perché ogni tanto ci vuole, farsi una bella risata, ricordarsi quanto sa essere bello l'amore e magari, perché no, fare anche un biglietto per l'Islanda!!


Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...