giovedì 3 gennaio 2019

Recensione: Volevo essere una gatta morta - Chiara Moscardelli

Donne "diversamente accattivanti" di tutta la Terra svegliatevi! E' finalmente arrivato il libro di una di noi!!!!





C'è chi nasce podalica e chi nasce gatta morta. Chiara è nata podalica. Forse non aveva fretta di venire al mondo perché aveva già intuito che la sua vita non sarebbe stata una passeggiata. Che sarebbe rimasta sempre in piedi al gioco della sedia, o con la scopa in mano al gioco della scopa. E se la sarebbe dovuta vedere con chi invece è nata gatta morta. La gatta morta è una micidiale categoria femminile. Non è divertente, è seducente. Non esprime opinioni, ha paura dei thriller, le pesa la borsa, soffre di mestruazioni dolorose, non fa uscire il ragazzo con gli amici, non si concede al primo appuntamento e fin da piccola ha un solo scopo: il matrimonio. Chiara l'ha studiata per una vita. E ha capito che contro di lei non ci sono armi.


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Ridere, ridere, ridere.... durante la lettura di questo libro non ho fatto altro; Chiara è veramente una di noi: una di quelle che non è mai vestita nel modo adeguato per l'occasione, nonostante tutti gli sforzi e l'impegno, che si ammazza in mille diete senza raggiungere mai gli obiettivi prefissati, che muore dietro il tizio sbagliato da sempre ed è sempre comunque un disastro in tutti gli appuntamenti.


E' questa sua "normalità" ammessa e dichiarata che la rende assolutamente amabile, simpatica, irresistibile; lei è l'amicona per eccellenza, quelli che tutti i maschi vogliono al proprio fianco ma che non riescono a guardare con desiderio (almeno non quelli che lei vorrebbe) ed ha una irrefrenabile invidia nei confronti di chi, invece, al contrario è l'espressione massima dei desideri maschili, la temibile Gatta Morta.


Ma, purtroppo per lei (e per noi che le somigliamo tanto), Gatta Morta ci devi nascere, devi essere predisposta per diventare un tale esempio di sex appeal e magnetismo... non c'è studio o allenamento che riescano a renderti tale.


Avere questo blog mi ha aperto un mondo: quello delle categorie letterarie.
Vi direte: "... e mo' che c'entra?"
C'entra, c'entra... questo libro appartiene all'ennesima categoria di cui ho scoperto l'esistenza, e precisamente quella definita Chic-lit. 
Che cos'è la Chic-lit? Wikipedia docet: 
"Chick lit è l'espressione inglese con la quale si definisce un genere letterario emerso negli anni novanta e rappresentato da scrittrici soprattutto britanniche e statunitensi, che si rivolgono prevalentemente a un pubblico di donne giovani, single e in carriera."
Ecco, i generi letterari sono tantissimi, e questo proprio mi mancava, ma penso proprio che entri di buon diritto tra quelli che da oggi in poi terrò d'occhio... io non sono proprio una giovane donna, single e in carriera, ma credo che il genere più che rivolto a questo target sia in realtà con questo tipo di soggetto...

L'unica cosa che mi ha lasciata un po' così così è il finale, che mi è sembrato lasciare un filino troppo il lettore in sospeso... ma sto sperando che le avventure di Chiara continuino su un altro libro... vi terrò informati! 😜








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