venerdì 18 gennaio 2019

Recensione: Magic (Shades of Magic #1) - V.E. Schwab

Kell è uno degli ultimi maghi rimasti della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono infatti la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, dove accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell'Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio iii nella Londra Bianca, la più noiosa delle versioni di Londra, quella senza alcuna magia. Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere anche solo piccoli scorci di realtà che non potrebbero mai vedere. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e adesso Kell comincia a rendersene conto. Dopo un'operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale e infine lo costringe a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se si vuole continuare a giocare prima di tutto bisogna imparare a sopravvivere...

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Chiudete gli occhi e provate per un attimo a pensare al mondo non per come lo conoscete, bensì immaginando come se questo rappresentasse uno dei tanti livelli che lo compongono, tanti piani dimensionali diversi per per gli stessi territori.
Questa è l'idea di base su cui si fonda Magic: Kell è un giovane con proprietà magiche le quali gli consentono di viaggiare tra questi piani, ed è quindi uno trai i pochi eletti ad avere la possibilità di conoscere il mondo in tutte le sue dimensioni, Kell è un Antari.
Ma, diversi livelli di realtà corrispondono a diverse condizioni politiche e sociali, per cui una grande città come Londra, dove lui vive, avrà situazioni diametralmente diverse nelle tre versioni che lui conosce; tre regni con reali non comparabili: quelli della Londra Rossa, presso i quali l'Antari è cresciuto, non propriamente "illuminati" ma quanto meno attenti che non ci siano vessazioni nei confronti del popolo, quelli della Londra Grigia, monotoni ed appassiti, in costante attesa della morte dell'anziano Re, e, infine, i sanguinari gemelli al comando attuale della Londra Bianca, dove la lotta per salire al trono è sempre aperta e senza esclusione di colpi.
Esiste, però, un'altra Londra, Londra Nera, che nemmeno Kell ha mai visto, perché corrotta dalla magia e condannata dalle altre alla chiusura in se stessa ed all'isolamento: ogni contatto è impossibile, qualsiasi importazione di oggetti da quel luogo è vietata e considerata contrabbando, ed è totalmente preclusa anche agli Antari come lui.
Ma proprio Kell, il quale viene considerato alla stregua di una divinità dal popolo e come servo prezioso dalla famiglia reale, nasconde in sé una forte insoddisfazione per la sua posizione: si sente usato, quando invece vorrebbe solo essere amato.

"Sono una loro proprietà. Un oggetto. Quindi capisci, sono cresciuto a palazzo, ma non è la mia casa"

Questa sua smania lo porta a cercare sollievo nel collezionare oggetti presi nei suoi viaggi, e sarà proprio questo suo traffico segreto a far incrociare la sua strada con una per sona insoddisfatta quanto lui:

" Preferirei morire mentre vivo un'avventura che vivere restando immobile"

Questa è Lila Barth, una giovane che ha dovuto trovare il modo di sopravvivere facendo la ladra e prendendosi sempre e comunque tutto ciò che le era necessario, rimanendo, però sempre affamata, sia in senso fisico che morale.
E' una ragazza che la vita ha deciso di mettere alla prova da sempre, totalmente disincantata e allo stato selvaggio.

I due si trovano a far coppia in una grande avventura, esattamente quella che Lila ha sempre desiderato, per riportare la magia in equilibrio nel multiverso: insieme devono viaggiare tra le dimensioni e combattere sia coloro i quali vogliono trarre il potere dalla magia, sia una forza primordiale scaturita dalla magia stessa.

Di questo libro devo dire di aver apprezzato il linguaggio, non strutturato in maniera pesante ma ricco di termini ricercati e non troppo di uso comune, l'ambientazione, ben caratterizzata in ogni strato del multiverso, ed un po' anche la scelta dell'autrice di non centrare tutto sulla componente romantica, quanto invece sulla fitta e mai noiosa serie di eventi su cui si dipana.

Ora, resta solo che andare avanti col secondo volume della trilogia!! 😜

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