venerdì 26 luglio 2019

Recesione: Le posizioni dell'amore - Valentina Ricci

Ho finito ora di ascoltare la versione audio della Salani di "Le posizioni dell'amore", e voglio buttare giù due righe prima che questo effetto catartico / euforico / sorrisone a 24.000 denti perda la carica, quindi:
Valentina Ricci, meglio nota come La Vale, è una voce che conosco bene e che ha accompagnato molti pomeriggi della mia vita, che ho sempre apprezzato e che, quindi, è stato bello e naturale ascoltare anche in questa nuova veste di autrice.


"Tutto quello che la Vale non può dire in radio lo ha detto in questo libro" - LA PINA. Chiediti cosa ti piace. Cosa vuoi. Cosa sogni davvero per te stessa. Perché quando si tratta di posizioni dell’amore, ce n’è soltanto una che conta davvero: quella in cui ti guardi allo specchio e ci vedi una persona che non ha paura dei propri desideri.

Vale ha quasi quarant’anni, un lavoro mediamente creativo, una Temibile Direttora Editoriale che la tiranneggia e una madre che non vede l’ora di vederla sull’altare. Innamorata del proprio piacere e romantica part-time, divoratrice di junk-food e impallinata di Tinder, affronta la vita con la battuta pronta e uno Spritz in mano. Donna dalle molte passioni, ne ha una che vince su tutte: gli uomini. Li colleziona senza patemi, partner occasionali, amori che iniziano e non richiamano, corteggiatori seriali. Ma quando una mattina si sveglia nel letto di uno stropicciato sconosciuto, non è solo il pensiero delle sue peraltro notevoli prestazioni a farle battere il cuore. Ci vorranno parecchie sbronze domenicali, serate con gli amici del cuore e improbabili fidanzati scacciachiodo perché Vale ammetta a se stessa di cosa ha bisogno. E che trovi il coraggio di andarselo a prendere. Irriverente, senza filtri e troppo sincera, Le posizioni dell’amore è una commedia ironica e romantica per cuori leggeri e bollenti spiriti.

Disponibile qui su Amazon

Bene, mi è bastato ascoltare i primi quattro capitoli per capire che è uno di quei libri che fanno per me, di quelli che riescono con poco a farti sentire bene, di quelli che ti lasciano con un 'espressione felice un po' di peso in meno sulle spalle... perché gente, parliamoci chiaro, non è che leggere solo Dostoevskij aiuti nella vita di tutti i giorni eh?

Sono anni che porto avanti la mia mini crociata personale per lo sdoganamento dei gusti letterari, per la libertà di leggere quello che mi pare e piace senza dovermi giustificare, quindi: avanti col romance, col chick-lit ed ora... anche con La Vale caspiterina!!!

Facciamo i conti con uno dei punti forti di questo libro: la vita fa già cagare di suo, perché prenderla  pure troppo sul serio? E allora 'sticazzi! esattamente come urla a gran voce la protagonista quando si rende conto di essersi lasciata abbattere troppo.
Ammettetelo donne: quante volte vi siete fatte millemila pippe mentali e problemi per correre dietro all'uomo del momento, per stare dietro alla famiglia, o per rendervi accettabili al resto della società? Facciamola finita, amiamoci per quello che siamo e, soprattutto, sbattiamoci per quello che NOI vogliamo, non per quello che dovremmo volere!

Ho adorato questo libro: la Vale mette in campo la camionista che è in noi, anzi, no, semplicemente quelle che siamo quando togliamo la maschera, perché il tono delle nostre conversazioni da bar, è molto peggio di quello degli uomini, e dice tante piccole belle cose, seminate tra righe di allegria, sfacciataggine (anche più di quella che credevo... linguaccia Vale! 😜), sano sesso consapevole.

Tirando le somme: entra a piedi pari nella classifica dei #librichefannobene, rimette i piedi a terra e dà un sonoro ceffone a noi stesse per aiutarci a rivedere la lista delle priorità.
Grazie bella Vale... anche se ora non mangerò mai più topinanbour!!!




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