venerdì 26 aprile 2019

Recensione: Guida Galattica per Autostoppisti - Douglas Adams

Buondì lettori,

oggi, anche se sono completamente caduta in una delle mie fasi "rosa che più rosa non si può", voglio parlarvi di una lettura che ho concluso poco tempo fa, nella quale mi sono avventurata grazie ad un'altra piacevolissima lettura di gruppo organizzata da Ikigai:




Lontano, nei dimenticati spazi non segnati sulle carte del limite estremo e poco à la page della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale...

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Questo libro è.... come definirlo?
Stralunato? Ironico? Demenziale?.... non credo esista una parola che da sola riesca a definirlo, è sicuramente stata una delle letture più strane che io abbia mai fatto, ma nel suo essere imprevedibile e fuori da qualsiasi schema mi è piaciuta moltissimo.


I personaggi sono adeguatamente fuori dalle righe, ognuno ha una sua peculiarità ed è necessario allo sviluppo della trama, abbiamo:

- Arthur Denth, un inglese qualunque che ha la fortuna(?) di conoscere Ford Prefect 
- Ford Prefect, un alieno sulla Terra sotto copertura, il quale ha attraversato la galassia per scrivere l'aggiornamento delle "Guida galattica per gli autostoppisti"
Zaphod Beeblebrox, il "quasi cugino" di Ford Prefect, Presidente della Galassia e tanto tanto altro...
- Trillian, un'umana la quale viaggia in compagnia di Zaphod... ma i motivi è meglio li scopriate voi...
- Marvin.... oh Marvin... l'unico androide depresso che io abbia mai incontrato in tanti anni di lettura 

Confesso sinceramente di essere  arrivata alla fine del libro senza capire dove l'autore voglia andare a parare, giungendo alla conclusione che probabilmente sarebbe necessaria la lettura dell'intero ciclo per raccapezzarci qualcosa... come anche no.... 😜

Proverò di sicuro a vedere la trasposizione cinematografica perché a questo punto sono troppo curiosa, e mi metto pazientemente in attesa della prossima lettura di gruppo perché mi diverte troppo commentare assieme alle altre partecipanti!!!

mercoledì 24 aprile 2019

Recensione: La Corte di Rose e Spine - Sarah J. Maas

Buongiorno lettori!

Oggi dopo un po' di tempo, ho la possibilità di parlarvi di un fantasy che mi ha decisamente conquistata...

Questo mese come obiettivo della Ikigai Book Challenge 2019 ci era stato assegnato:

Leggere un libro dalla copertina rossa

ed ho scelto di leggere questo nuovissimo edito da Mondadori uscito a Marzo


"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...


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Come dicevo sopra, mi sono ritrovata completamente immersa nel mondo creato dall'autrice, dove i Fae sono creature magiche che governano una terra confinante con quella abitata dai semplici umani. Feyre è una ragazza povera che, tentando di sostentare la propria famiglia, si ritrova in un grosso, grosso guaio: dovrà trascorrere il resto della sua esistenza in questa terra a lei sconosciuta, della quale ha sempre sentito parlare con paura ed orrore.

A Priythian conoscerà una realtà molto diversa da quella dei racconti popolari: i Fae non le sembrano più le temibili creature delle sue storie, ma giorno dopo giorno impara a conoscerne tutti gli aspetti. E' di sicuro un mondo in cui un'umana è tenuta a muoversi con attenzione, perché non tutte le creature magiche sono come i Fae Maggiori con i quali vive, ma imparandone i pericoli diventa pian piano un luogo dove trovare la serenità.

L'amore tra Feyre e Tamlin nasce così, giorno dopo giorno, in una piccola battaglia tra i due mondi: lei è la stupida umana che non può capire la grandiosità dei Fae, lui il borioso principe che crede di non poter farsi capire da lei...

"Ti amo" Sussurrò. baciandomi sulla fronte. "Comprese le tue spine"

Insomma, fin qui potrebbe sembrare l'ennesima rivisitazione della Bella e la Bestia, ma dentro ho potuto trovarci molto molto di più: c'è tutta la storia dei Fae e del loro Regno, c'è una minaccia terribile per entrambi i mondi: quello dei Fae ma anche quello degli umani, dove Feyre ha lasciato la sua famiglia.

La storia corre veloce, con tanti aspetti che vengono lasciati un po' come una scia di briciole da raccogliere per il lettore, in modo da arrivare al quadro completo solo nelle battute finali, non lasciando praticamente nulla di ovvio, ed anzi, essendo questo solo il primo capitolo della storia, aprendo tante nuove porte di cui sicuramente sveleremo il contenuto solo nei prossimi.

Fonte Instagram
Le mie fonti ("Santa" Mon da Ikigai...ndr) mi dicono che non dovrò soffrire moltissimo prima dell'uscita del prossimo, che sembra prevista per giugno, ma confesso che sono rimasta talmente affascinata dalla storia e da tutto il fandom che ho scoperto girarci attorno, che non so se resisterò a non andare avanti con la versione in inglese... chissà....




lunedì 15 aprile 2019

Recensione: L'oracolo nascosto - Le sfide di Apollo #1 - Rick Riordan

Buongiorno lettori!

E' lunedì ma cerchiamo di non pensarci... per distrarci parliamo un po' del libro letto nei giorni passati per la Ikigai Book Challenge 2019:


Per un immortale non c'è condanna più crudele che diventare un mortale, eppure Apollo è riuscito a meritarne una ancora peggiore: non solo è precipitato dall'Olimpo a Manhattan in un cassonetto della spazzatura, ma si è ritrovato nelle sembianze di un goffo sedicenne di nome Lester Papadopoulos! Questa è la punizione che attende chi fa infuriare il potente Zeus. Il dio della poesia, della musica e del sole, tuttavia, è più che mai determinato a riconquistare bellezza, fascino e addominali a tartaruga. Così, in compagnia della nuova amica Meg, si avventura per le strade di New York, alla ricerca di Percy Jackson, l'unico che può aiutarlo.


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Il mio obiettivo personale per questo mese consisteva nel leggere un libro di un autore che mi piace... e Rick Riordan decisamente rientra nella richiesta!

Non so se voi vi siate mai approcciati a questo scrittore, ma io vanto con lui un rapporto ormai pluriennale: il suo Ladro di Fulmini è stato il primo libro che ho letto in formato elettronico, io che fino ad allora ero una ferma sostenitrice del fascino assoluto della carta, da quel momento non sono più riuscita ad allontanarmene.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: il target di questo autore sono i ragazzi, dai 12 anni in su, perché in quanto insegnante di scuola media ha creato Percy Jackson proprio per loro, ma ha una scrittura dinamica, ironica e scanzonata, in grado di affrontare con leggerezza temi come l'omosessualità e il razzismo senza filtro alcuno.
Credo che le sue saghe siano quelle con il più alto tasso di personaggi di ogni genere ed appartenenza, al punto tale che negli anni è diventato uno degli autori più amati dai giovani della comunità LGBT.

Sfondo sociale a parte, io lo adoro! E' l'uomo che con una semplicità disarmante
Fonte: Rick Riordan
rispolvera i vecchi e noiosi (per alcuni, non per me di certo!) miti greci e li riporta all'interno della vita americana attuale: l'Olimpo ha uno dei suoi ingressi sull'Empire State Building, a Long Island c'è il favoloso e famosissimo Campo Mezzosangue, dove i semidei possono trovare sempre rifugio e protezione, e chi ha letto anche la saga degli Eroi dell'Olimpo, sa che esiste una altro campo, il Campo Giove, che accoglie i semidei di stirpe Romana... tanto per non offendere gli Dei di qualunque cultura!

In questo libro troviamo il Dio Apollo ridotto alla condizione di semplice mortale, sedicenne e con l'acne (una tragedia immane per uno che si rivolge a se stesse come Divino Apollo!), che riesce in qualche modo a raggiungere il nostro caro vecchio Percy ed ad arrivare con lui al Campo Mezzosangue.
La situazione che trova, però, non è certo quella che si aspettava: ci sono strani problemi di comunicazione per i semidei, avvengono tra loro strane sparizioni, e, soprattutto, l'Oracolo non è più in grado di fare profezie, quindi le imprese non possono avere inizio.
Apollo, nelle vesti di Lester Papadopoulos, e senza i suoi poteri divini, si ritroverà coinvolto nella risoluzione di questa misteriosa situazione, scoprendo man mano i lati positivi della sua nuova condizione, che riesce a farlo riflettere anche sulle sue azioni del passato.

Per me è stata una bellissima occasione questo obiettivo, ho ritrovato tanti personaggi che ho amato, ed è stato un po' come riabbracciare vecchi amici, e, soprattutto, ho ritrovato lui, Rick Riordan, che riesce sempre a compiere la grande magia di portare qui tra noi i miti che ho sempre sognato.


Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...