giovedì 18 luglio 2019

Recensione: Number 8 - After Match #1 - Alessia D'Ambrosio

Buongiorno lettori!

Oggi riesco finalmente a raccontarvi una delle letture che ho apprezzato di più nel mese di giugno:


“Non mi interessa l’amore, ho cose più importanti a cui pensare e non posso permettermi distrazioni. Devo entrare nella nazionale inglese di rugby e vincere il Mondiale. Questa è l’unica cosa importante per me. E non c’è proprio niente di confuso. Mi alleno, sudo, gioco, vinco. Semplice”.


Nel rugby, ogni giocatore ha un numero che definisce il proprio ruolo. Tranne l’otto, lui è semplicemente il Numero 8. Questa è la mia fede, la mia sola religione. Amo il rugby più della mia stessa vita e ho sete di vittoria e di riscatto.
Ho solo un piccolo problema: Lei, con i suoi due occhi azzurri e il sorriso più ingenuo mai visto sulla faccia della terra. In un secondo ha preso le mie convinzioni, le mie certezze e tutta la mia determinazione, poi, sotto il mio sguardo impotente, gli ha dato fuoco. Mi ripeto spesso che devo darmi una scrollata e andare avanti ma lei, Lucy Collins, mi conquista e mi trascina fuori rotta.
Il mio nome è Daniel Wilson, sono il Numero 8 dei Saracens e non ho alcuna intenzione di farmi schiacciare da una ragazzina.


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Può l'amore scavalcare differenze apparentemente insormontabili? Possono due persone apparentemente incompatibili per età, interessi, scopi amarsi senza riuscire a fare a meno l'uno dell'altra?

Number 8 è in sostanza questo: l'eterno duello tra logica e sentimento, tra quello che siamo e ciò che vorremmo essere, tra quello che la società e la famiglia ci richiedono e quello che, invece, ci chiede il nostro vero io.
E' una storia d'amore, ma è anche una storia sul coraggio, quello di prendere in mano la propria vita e decidere che direzione fargli prendere, prendendo a cuore se stessi e la persona che si ama.

Certo, il confronto generazionale tra i protagonisti è notevole, Daniel ha 12 anni più di Lucy ed un vissuto diversissimo dal suo, ma lei fa scattare qualcosa dentro di lui, apre cassetti che non solo aveva chiuso, ma che non credeva nemmeno di avere!


No. No. No. Non c’è alcuna possibilità per me e questa ragazzina. Uno: io vivo solo per il rugby. Due: le storie d’amore non mi interessano e non mi piacciono. Tre: è piccola. Piccolissima. Anche se, Dio mio, ha un fisico da urlo e non riesco a smettere di immaginare cosa nasconda la camicetta a quadri che indossa.

Nella sua vita le priorità sono sempre state rugby e famiglia, ora non riesce a fare nemmeno un respiro senza pensare a lei, non si concentra negli allenamenti e non gioca bene, Daniel si rende conto che quello che prima era il suo mondo ora gli sta terribilmente stretto.
E' una nuova partita, con uno schema sconosciuto, che richiede molto più impegno di quanto fosse prima necessario, perché non va giocata da solo.


Se c’è una cosa che mi è chiara è che non posso trovare una soluzione da solo. Dobbiamo essere insieme. L’amore si fa in due, non solo con il corpo. Si crea come fosse una casa, resistente e accogliente, si cura come un giardino ricco di fiori, si fa crescere come un bambino che deve imparare. L’amore si coltiva, parola dopo parola, una litigata dopo l’altra, con un sorriso, con una carezza. L’amore si fa in due, oppure non è amore.

E' un libro che scorre veloce, che ti porta a correre pagina dopo pagina, per capire quale delle parti in gioco alla fine avrà la meglio, per cercare di conoscere meglio Daniel, giocatore tutto d'un pezzo, figlio integerrimo, e Lucy, giovane attrice in erba dotata dell'impatto distruttivo di un uragano categoria 5.

Amo lo stile della D'Ambrosio, questa saga sportiva nasce come "costola" della sua precedente Uncrossed Serie, e sono praticamente affezionata a buona parte dei personaggi (specialmente il mio adorato Aaron!) quindi questa lettura ha rappresentato un po' un ritorno in famiglia, ma le new entries si sono rivelate veramente di tutto rispetto: Daniel è un burbero dal cuore d'oro a cui non si può certo fare a meno di volere bene, Lucy, con il suo carattere da peperina ed i gemelli... quelli sono veramente tutto un programma!

Una menzione speciale a nonna Proudence, che con la sua ironia e la sua saggezza mescolata a sarcasmo mi ha conquistata, e si è fatta pilastro per la vita di entrambi i protagonisti.

Bello, bello, bello, da godersi tutto d'un fiato, uno di quei libri che ricordano la bellezza dell'amore quando si fa dedizione e passione. Buona lettura!


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