sabato 20 luglio 2019

Recensione: La corte di nebbia e furia (La serie della corte di rose e spine #2) - Sarah J. Maas

Buongiorno amici lettori!

Oggi vi parlo di un libro che mi ha assolutamente conquistata, uscito lo scorso 18 giugno per Mondadori... giusto in tempo per farmi un bel regalo di compleanno!



"Una piccola parte di me bisbigliava che potevo sopravvivere ad Amarantha; potevo sopravvivere alla transizione in quel nuovo corpo estraneo... Ma non ero sicura di poter sopravvivere a quella cavità vuota e fredda nel mio petto. Persino durante i periodi più bui, quella parte di me era stata piena di colore, di luce. Forse diventare una Fae l'aveva distrutta. Forse Amarantha l'aveva distrutta. O forse l'avevo distrutta io, quando avevo ficcato i pugnali nei cuori di due innocenti e il loro sangue mi aveva scaldato le mani." Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un sollievo.

Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.


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Sarò sincera, il primo libro, La corte di rose e spine, mi era piaciuto ma non mi aveva entusiasmato: una bella storia senza dubbio, ma con richiami troppo forti alla Bella e la bestia per i miei gusti, della stessa autrice mi ero appassionata di più al Trono di ghiaccio piuttosto, che avevo trovato più originale.

Con questo, però, non sono riuscita letteralmente a staccarmi dalla lettura: avevo lasciato
Feyre fonte Pinterest
Feyre in una situazione non perfetta ma decisamente tranquilla, finalmente poteva godere del suo amato Tamlin senza la grande minaccia di Amarantha, doveva solo imparare a vivere nella sua nuova condizione, uno piccolo neo, il patto stabilito con Rhysand.
Ma la Feyre che ho ritrovato, invece, nella Corte di Primavera, è completamente diversa: triste, spezzata, amareggiata, insoddisfatta... si sta praticamente lasciando trasportare dagli eventi, non riuscendo a superare quanto accaduto nella montagna.

Non era certo ciò che mi aspettavo, così come non prospettavo affatto di conoscere tanti dettagli inaspettati su Rhys e la sua Corte della Notte; Feyre la scoprirà pian piano, essendo costretta ad onorare il patto, con i suoi abitanti misteriosi e i tanti segreti che il suo Signore Supremo ha saputo tenere ben celati a tutti anche nel cinquantennio dello spietato regno di Amarantha.

E' un libro pieno di sorprese, una catena di eventi in rapida successione che tengono il lettore con il fiato sospeso fino alla fine: i personaggi sono tutti stati travolti da quanto successo in ACOTAR, e ciascuno di loro ha reagito a suo modo, Feyre, Tamlin, Lucien e lo stesso Rhysand hanno un approccio diverso ed un proprio modo di riscattarsi dalla prigionia, la protagonista allarga il suo punto di vista sul Regno e sulla situazione politica generale, e noi con lei, visto che la Maas ci descrive man mano sempre di più, e arricchisce le situazioni di personaggi e luoghi che rendono ancora più partecipe il lettore, che sente veramente di accompagnare Feyre nel suo viaggio.
Ryshand fonte Pinterest

E' un libro che sento di poter consigliare innanzi tutto agli amanti del fantasy, visto che il mondo Fae è veramente un universo tutto da scoprire, ma anche a coloro che amano intrighi e storie d'amore, che potranno avere il piacere di scoprire tutto ciò che questo regno nasconde e seguire le evoluzioni (inaspettate in alcuni casi) dei protagonisti.
Non voglio dirvi di più, perché non voglio anticipare nulla, ma fatemi sapere cosa ne pensate una volta letto... ho bisogno di commentare con qualcuno un "certo" Signore Supremo!!!



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