giovedì 20 giugno 2019

Recensione: Lena e la tempesta - Alessia Gazzola

Amici lettori,

oggi vi parlo di un'altra lettura del mese di maggio:


Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l'isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l'unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell'ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d'acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull'isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c'è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c'è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l'affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.


Disponibile qui su Amazon

La Gazzola mi è sempre piaciuta: l'ho amata per l'Allieva, ma l'adoravo già prima, quando un suo libro era stato una delle mie prime esperienze nel mondo meraviglioso degli audiolibri, perché, se è vero che con la serie più famosa sfoga tutta la sua vena ironica e scanzonata, è vero anche che nei libri che non ne fanno parte, mostra altrettante sue mirabili sfaccettature.

Lena è una ragazza che ha tenuto nascosto dentro di se un grandissimo dolore per tutta la sua vita, e ritorna, dopo tanti anni, nel luogo in cui questo ha avuto origine. Sull'isola di Levura assistiamo ad un'alternarsi di avvenimenti attuali con i ricordi del passato, in quanto, come per ciascuno di noi, basta un'immagine, un profumo, un sapore, a scatenare nella nostra mente ricordi che per tanto tempo abbiamo accantonato perché ci impedivano di vivere serenamente il presente.

Lena, inoltre, ha una famiglia complicata, e la cosa non le è certo stata di grande aiuto nel corso degli anni: suo padre è uno scrittore molto famoso, che si è rifatto una vita lontana da lei, sua madre, anche lei scrittrice, ma di narrativa rosa, vive la sua carriera da sola a Parigi. Levura sembra essere l'unico posto in cui c'è ancora il ricordo della loro famiglia unita e felice, come se la casa sull'isola fosse uno scrigno in cui sono ancora chiusi ricordi e sentimenti della sua adolescenza.

Da metà della sua esistenza combatte da sola un mostro che ne fagocita emozioni e gioia di vivere, trovando sfogo nel suo lavoro creativo di illustratrice, dove basta un colore, un tratteggio, un tratto più marcato per descrivere un sentimento, non occorrono parole che, invece, rischiano di avvelenare ulteriormente la vita sua e dei suoi cari.

Ma l'isola, col suo mare, i suoi scorci, la sua gente spesso rude ma verace e sincera, riusciranno pian piano a dare a Lena il coraggio di affrontare tutto ciò che l'ha amareggiata, chiusa in sé stessa per tanto tempo, riscoprirà persone già conosciute ma farà anche incontri nuovi, mettendo la casa in affitto, e inaspettati, scoprendo di avere un interessantissimo vicino.
Tutto servirà a curarla, a renderla forte ed a farle credere che, anche se gli eventi spiacevoli della nostra vita non potranno mai essere cancellati, si possono . guardare con occhi diversi, accettarli in qualche modo, e renderli base per costruire l'essere umano che vogliamo diventare.


Riassumendo, quindi, ennesimo colpo messo a segno dalla mitica Alessia, che non mi delude mai: ha affrontato un argomento difficilissimo con una grazia unica, lanciando ogni tanto una delle sue mitiche battute, soprattutto quando era in scena la mitica madre autrice di romanzi erotici, dimostrando che anche nelle situazioni complicate, un pizzico di allegria non guasta mai 😜






Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...