lunedì 10 giugno 2019

Recensione: La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi

Non sono mai stata tipo da thriller (piuttosto sono quel genere di persona che non riesce nemmeno ad ascoltare la musica da suspence senza avere una notevole alterazione del battito cardiaco) ma con l'ascolto di questo audiolibro ho tratto decisamente una conclusione:
sono assolutamente negata nel capire chi è il colpevole!!!

La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso "mediatico". Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l'indagine grazie all'attenzione e alle pressioni del "pubblico a casa". Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua "firma". Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, sicuro dei propri metodi, per far sì che un crimine riceva ciò che realmente gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un'"audience". Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell'incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?

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Da anni la mia amica Vale è appassionata di questo autore e me ne ha tessuto le lodi in tutte le lingue del mondo (anche quelle morte credo...), ma, essendo fuori dalla mia "confort zone" non ne avevo mai azzardato la lettura. 
Di recente, però, ho notato che ascoltare questo genere, anziché leggerlo, mi appassiona molto, e quindi trovandolo disponibile su Audible mi sono lanciata!

Il risultato è che mi sono letteralmente trovata trasportata ad Avechot: non ho certo modo di dare un giudizio di stile, vista la mia totale inesperienza, ma l'autore è riuscito a catturare la mia attenzione dalla prima all'ultima pagina, coinvolta completamente nella ricerca di Anna Lou.

Non sono riuscita a decifrare Vogel, non mi decido se considerarlo un buono o un cattivo, ha alternato momenti di forte lucidità ad altri di completa esaltazione... fatto sta che alla fine del libro non è certo il più condannabile.
La famiglia di Anna Lou è assurda: la madre che con la sua fede ha preferito chiudere gli occhi piuttosto che affrontare la scomparsa della figlia, il padre con la sua totale mancanza di carattere... una pena.

Fonte Araldodellospettacolo
Il mio unico forte dubbio è l'ambientazione: il paesino è ben descritto, così come la situazione sociale, con la vita della comunità di cui fanno parte Anna Lou ed i suoi familiari, ma la sensazione predominante è stata quella che la località descritta non fosse tanto del Nord Italia, quanto una classica cittadina di provincia americana... è vero che sono del centro Italia e quindi non sono una grande esperta, ma non ci ho trovato nulla delle località alpine che conosco.

E' comunque un libro che funziona, per quanto abbia letto super critiche in rete, è una storia che funziona e che ha la capacità di non annoiare fino in fondo, quindi per me merita già per questo assolutamente di essere letto.


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