lunedì 13 maggio 2019

Recensione: Il trono di Ghiaccio - Sarah J. Maas

Buongiorno!

Oggi vi parlo del libro che ho letto con enorme piacere per l'obiettivo assegnatomi nella Ikigai Book Challenge 2019, che consisteva in:

"leggere un libro consigliato da un amico"

Ho accolto con gioia l'obiettivo in quanto avevo letto Acotar (La corte di rose e spine) nel mese di Aprile e Mon di Ikigai mi aveva caldamente consigliato di leggere Il Trono di ghiaccio, della stessa autrice... detto, fatto!


Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera. Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delie Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno...



Disponibile qui su Amazon

Dalla lettura di questo libro è evidente che:
- la mia passione per il fantasy è unica ed insuperabile
- lo stile di questa autrice mi piace moltissimo
- ho un problema: faccio il tifo sempre per il contendente meno scontato

Non sono impazzita, abbiate pazienza e cerco di spiegarmi:

per il primo punto non c'è molto da spiegare, quello mio col fantasy è un rapporto più che ventennale ormai, è devo riconoscere il fatto che, nonostante negli anni abbia letto moltissimi libri di questo genere, trovo sempre qualcosa che riesce ad affascinarmi.

Per il secondo devo dire che la Maas mi piace, molto, ha una scrittura che non annoia e che, se non fosse per parecchi strafalcioni di traduzione, trascina il lettore con ritmo e senza necessità di paroloni e frasi fatte. Ho apprezzato sia Acotar che Tog ma quest'ultimo tra i due è per me decisamente uno scalino più in alto, sia per i personaggi, che ho trovato più interessanti e meglio descritti, sia per innovazione: la Mon mi ha detto e ridetto che Acotar è un dichiarato retelling della Bella e la Bestia, ma a volte ha un po' pesato conoscere già come la storia si sarebbe sviluppata, in Tog, invece, ho girato pagina dopo pagina con la curiosità di sapere come sarebbe andato a finire.
Cuore di pietra. Volontà di ferro. 
Lei è l'assassina.

Per il punto tre... siete comodi?
Bene: alla fine di Acotar ci siamo confrontate tra le lettrici, chiedendo quale fosse la nostra ship nel libro... ed io non ero dalla parte dello splendido Principe, la mia ship è decisamente quella tra la protagonista ed il bel tenebroso, con tutto il suo magnetismo ed il suo alone di mistero.
Alla fine di Tog mi pongo autonomamente la stessa domanda, e, secondo voi, io shippo il bellissimo Principe ereditario??? ... Giammai! Il mio cuore è stato decisamente rapito dal Capitano della guardia reale, da lui così tutto d'un pezzo, così fragile quando gli altri non se ne accorgono, da lui e dal suo delicato amore per l'Assassina.
Ecco, quindi, che non ho una semplice tendenza a preferire il bel tenebroso, ma, piuttosto
Fonte Tumblr
una smania di riscatto del personaggio secondario; perché i principi che già hanno la fortuna di nascere ricchi, potenti e, in quasi tutti i libri, dotati di una bellezza prodigiosa, debbono anche conquistarsi l'amore dell'eroina di turno?
Troppo semplice, non trovate?
Allora evviva il cattivo che trova riscatto nell'amore, evviva il Capitano che passa la sua vita nell'ombra del ricco Principe, evviva i meno fortunati che trovando l'amore della loro vita trovano giustificazione alle sofferenze del passato ed alle ingiustizie subite!

Sono folle, lo so, ma lasciatemi folleggiare... c'è già la vita a metterci tristezza con tutte le sue sbandate, che almeno nei libri si possa trovare il posto giusto per ciascuno....

Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...