mercoledì 1 maggio 2019

Doppia Recensione: E' solo una storia d'amore / L'amore è sempre in ritardo - Anna Premoli


Come scrivevo qualche sera fa sulla pagina Facebook collegata a questo blog, il momento attuale ha confermato quello che in fondo già sapevo bene di me stessa: nei momenti più concitati della mia vita trovo rifugio nel meraviglioso mondo del romance, perché si, non mi vergogno affatto ad ammetterlo, sono una gran divoratrice di libri di questo genere.
Dico questo perché, specialmente da quando ho iniziato a scrivere qui i miei pensieri, ho realizzato che c'è un forte pregiudizio nei confronti di questo genere nel mondo dei lettori e degli operatori del settore: chi legge romance è additato come uno che legge sciocchezze, come se questi non fossero quasi considerati come libri veri e propri ma storielle.
Bè, invito qualunque di questi "grandi intenditori" a provare a scrivere un libro romance, a trovare una trama coinvolgente, convincente e soprattutto innovativa. Io non mi sento lontanamente in grado, e provo, anzi, una grande invidia per coloro che hanno questa grande capacità, ed hanno il coraggio di avventurarsi in questo genere così diffuso e soprattutto molto molto competitivo per quel poco che ho imparato in questi anni. Io adoro le varie Anna Premoli, Bianca Marconero, Felicia Kingsley e tutte le altre che nel corso degli anni hanno saputo dare un attimo di respiro alla mia mente, specialmente nei momenti in cui ne avevo più bisogno, con le loro bellissime storie ed i loro personaggi meravigliosi, neanche fossero delle amiche vere e proprie...

Sfoghi a parte, oggi vi parlo degli degli ultimi che ho letto, anche se non nuovissimi di pubblicazione, che hanno dato il via a questa mia "rivendicazione" del rosa:



Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no?
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I primi amori sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, l'ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l'adolescenza a corteggiarlo e a comporre per lui terribili lettere d'amore in rima. Ogni volta che lo vede - anche ora che è una donna adulta e sta finendo un dottorato in Geologia alla Columbia - non riesce proprio a controllare il malumore. Le sue storie sentimentali sono state tutte un fallimento. E la colpa, secondo Alex, è proprio di Norman. Quando, stanca di incontri poco entusiasmanti, decide di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, altrettanto stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone una tregua: lasciarsi il passato alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole. Alex non può tirarsi indietro di fronte a quella che per lei suona quasi come una sfida: trattarlo in modo cordiale in fondo non dovrebbe essere così difficile. O almeno, questo è quello che crede...

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Vi chiederete: perchè una recensione per due??
Ho pensato di fare un'unico post per entrambi per il semplice fatto che le due storie sono collegate, ed il secondo è in realtà uno spin-off nato dalla folle infatuazione che i lettori avevano avuto per due dei personaggi secondari del primo libro.

Io stessa ho subito la stessa infatuazione dei miei predecessori, ed alla fine devo dire che la scelta della Premoli di assecondare questo desiderio si è rivelata decisamente azzeccata: in E' solo una storia d'amore incontriamo due scrittori che iniziano una travagliata e movimentatissima collaborazione, Aidan e Laurel, autori di generi completamente diversi, sono liberamente costretti a passare il tempo insieme, dando vita ad innumerevoli siparietti e scene di una disarmante tragicomicità. 
Lui, oltre ad essere un autore premiato, è uno di quelli "ogni notte in un letto diverso", lei, invece, vorrebbe trovare l'uomo della sua vita, ma è arrivata al punto di credere che gli uomini veri esistano solo nei suoi libri.
Aidan e la sua sfrontatezza sono irresistibili, e confesso di aver letto ogni sua battuta con un sorrisino ebete, ma lei, con il suo essere un po' "orsa", mi è entrata proprio nel cuore.
Laurel e le sue amiche sono una vera meraviglia: femministe, ironiche, sfacciate... non so che darei per poter prendere un vero caffè con donne come loro, soprattutto con Audrey, autrice di romanzi erotici... ogni suo intervento in questa storia meriterebbe una menzione a sè!!
"Cosa c'è? L'hai appena ricordato tu che scrivo romanzi erotici. Lì tutte vogliono solo uno che le leghi o le sbatta al muro. E se dicono il contrario è perché mentono sapendo di mentire"
In questo libro incontriamo anche i due personaggi che dopo diventeranno i protagonisti di L'amore è sempre in ritardo: Alex e Norman.
Lei è la sorella minore di Aidan, e lui è il suo agente nonché migliore amico; i due ci fanno capire subito di avere dei trascorsi, in quanto non fanno che comportarsi come cane e gatto per tutto il libro, ma le vere motivazioni si capiranno solo in quello a loro dedicato.
Alex è la versione femminile del fratello, esce di continuo con ragazzi diversi, mentre Norman... è Norman! Chiuso nel suo mondo di libri, ostenta completi a dir poco "vintage" e sembra tormentato da qualcosa che però non condivide con nessuno.

Sono due storie complementari, che vale veramente la pena di leggere, nelle quali la Premoli mette il suo consueto humor e tutta la sua capacità di far avvicinare il lettore ai personaggi, parlando di questa avversione per il mondo romance con molta semplicità, consapevole anche lei di tutti i pregiudizi che gli girano attorno.
E' stata semplicemente grandiosa nel far esprimere ad Aidan tante delle fesserie che vengono espresse su questo argomento come, ad esempio, il trionfo delle copertine rosa e fucsia e l'indiscriminato utilizzo di scultorei corpi maschili, risolvendo la questione nel più facile dei modi: se è così facile scrivere una storia d'amore, allora fallo tu! ... e vediamo cosa riesci a tirarne fuori.

Quello che si trae da questa storia è una constatazione molto semplice:
chi se ne frega di cosa dicono gli altri! Ci piace leggere e/o scrivere romance? E allora tanto basta... che tutto il resto del mondo se ne faccia una ragione!
Ed io per prima ho deciso di farne un vero e proprio mantra... come io non sto a pensare cosa gli altri trovino di tanto bello nel thriller, nello storico e chi più ne ha più ne metta, così anche gli altri pensino un po' quel che gli pare,... io so bene quali sono le pagine che possono accogliere la mia testolina movimentata, e se gli altri non apprezzano rosa, fantasy e distopico... tanto peggio per loro! 😛
"Perchè i libri sono una forma di terapia: una dose di sogni ad occhi aperti spesso ti ripaga da molte infelici esperienze reali. Tutti hanno bisogno di dimenticarsi per un attimo la propria vita"

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