martedì 6 novembre 2018

Recensione: Ombre (Albion - Ciclo del primo anno #2) - Bianca Marconero

Lo so, ditelo pure: questa "cosa" con la Marconero mi sta decisamente prendendo la mano!

Non ci posso fare niente, questa autrice mi piace: mi piace il suo modo di scrivere, mi piace i mondi che riesce a creare nella sua testa, ed anche nella mia. Mi piaceva nella sua veste romantica e la Adoro con la A maiuscola nella veste fantasy... aiutatemi!!!!

Manie personali a parte, oggi vi voglio parlare del secondo volume del ciclo di Albion: Ombre.


Marco Cinquedraghi e i suoi amici hanno scoperto di essere portatori di una peculiarità genetica che si fonda nella leggenda. Sono le nuove incarnazioni di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Ma qual è il prezzo del loro privilegio? A cosa si deve rinunciare per guadagnarsi un destino già scritto? Marco preferisce non chiederselo. Saranno gli errori commessi e le bugie a trascinarlo in una spirale che lo obbligherà ad aprire gli occhi, mentre anche l'eredità di mago Merlino si risveglia e reclama il proprio tributo. Tra amicizie che si incrinano, amori condannati per le colpe del passato, l'ombra di una fata leggendaria e un'indagine su una morte sospetta che sembra portare a una tragica verità, i ragazzi dell'Albion College proseguono il loro cammino per diventare grandi. Ma capire cos'è la vera grandezza comporta un sacrificio che ognuno di loro dovrà affrontare da solo, per salvarsi.
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In questo libro ritroviamo i nostri "baldi giovani" poco tempo dopo che li avevamo lasciati: hanno scoperto di avere questa eredità, e stanno cercando di capire come gestire la cosa.
E' un libro di maturazione per ciascuno di loro: ogni personaggio deve crescere, cercare di capire come gestire l'eredità dei cavalieri, e come non rimanere schiacciato da un destino che sembra già scritto.

Primo fra tutti Marco: il nostro Cinquedraghi ne passerà veramente di tutti i colori (Bianca che ti ha fatto di male questo povero ragazzo? Ok che deve diventare un grande Re, però caspita, poverino!!!), dovrà fronteggiare l'enorme responsabilità di essere il Re, accettare la presenza della fata leggendaria che di sicuro non gli facilita l'esistenza, e sopravvivere all'Albion College... insomma, una robetta da nulla calcolando che la famiglia non gli è sicuramente d'aiuto, che alcuni dei professori lo odiano, e che è un giovane che si fa un po' troppo trascinare dagli eventi e dalle facili supposizioni.
Però io lo adoro! Mi piaceva già nel primo libro, qui proprio lo amo... è proprio la sua semplicità, il suo non essere perfetto, che lo rende adorabile, e vedere quanto riuscirà a maturare lascia capire quale fantastico Artù potrà diventare.

Tutti comunque cambiano: Helena farà i conti con i propri sentimenti, Lance ci farà finalmente capire qualcosa di quello che tiene ben nascosto dietro alla sua facciata di perfezione, Deacon sarà letteralmente travolto dai poteri del Mago, e nella sua grande impacciataggine dovrà imparare a controllarli, l'unico che rimane più o meno stabile è Erek, ma lui partiva in vantaggio visto che era l'unico già a conoscenza delle capacità della sua famiglia.
Una cosa che mi capita puntualmente in ogni storia della Marconero è quella di affezionarmi non tanto alla coppia protagonista della storia, quanto iniziare a "shippare" fortemente alcuni dei personaggi di contorno: così come già capitato co  Bianca e Vittorio in "Un altro giorno ancora", con Alice e Alex in "Non è detto che mi manchi", stavolta è il turno di Samira e Erek... speriamo che almeno questi due me la diano una soddisfazione!!!            
(una Bianca, una te ne chiedo!! 🙏🙏🙏🙏)

Ora comunque, dopo il grande entusiasmo, passo al grande sconforto, visto che ancora dovremo aspettare per avere tra le mani L'eredità, perché la nostra autrice ha un po' di pendenze da chiudere, ma promette che presto tornerà all'Albion per continuare a farci sognare 💖💖





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