lunedì 16 luglio 2018

La vita in Rosa, Shocking.... lo avete letto?

Vi prego, parliamone!!!
Avevo preso il Venerdì di Repubblica visto l'argomento citato in copertina, ma non avevo ancora avuto modo di leggerlo a causa degli impegni del week end... ecco, ora l'ho fatto, ma non sono tanto convinta che sia stato un bene....

Non riesco a decidermi come pensarla su questo articolo, mi sembra che sia il massimo della generalizzazione: in pratica viene affermato che l'attuale letteratura romance sia tutta erotica, e che il pubblico a cui è rivolta è esercito di casalinghe frustrate...

Partendo dal principio che io sono una lettrice abbastanza pudica, quindi mi tengo sempre abbastanza alla larga dall'hot, non capisco perché si debba denigrare un genere solo perché non lo si apprezza.

Prima di tutto la panoramica Rosa attuale ci dà modo di trovare un po' tutti i gradi di coinvolgimento, ho letto storie in cui il massimo dell'effusione tra i protagonisti è stato un bacio, quindi, non esageriamo!

Secondo poi, ai tempi della Austen venivano descritti sfioramenti di mani da capogiro (ave presente Mr Darcy che aiuta Elizabeth a salire in carrozza?), ma erano i canoni dell'epoca secondo cui si svolgevano le relazioni, ora, nei tempi attuali, ce li vedete due diciottenni a sfiorarsi la mano al cardiopalma? Inutile negare che le relazioni si muovono completamente su altri piani, che poi possono essere condivisi o meno, ma specialmente quando andiamo a parare su storie di giovani all'università, che dormono al college etc.... ma chi vogliamo prendere in giro?

Poi siamo d'accordo che non si possa ridurre tutto a questo, che non capisco perché la strumentalizzazione di questi romanzi sia arrivata al punto che a San Valentino non escano più i film d'amore che magari potevi vedere in coppia, ma puntualmente esce il film "acrobatico" che le donne vanno a vedere in gruppo e spesso si comportano peggio dei maschi allo stadio... ma questo è tutto un'altro discorso!

Io parto dall'idea che la lettura è uno svago, e non vedo perché ognuno di noi non sia libero di svagarsi con il tipo di lettura che preferisce: che sia un giallo, un fantasy, un thriller, un distopico, ognuno di noi (ringraziando il cielo!) non ama lo stesso stile di lettura, altrimenti che diamine di piattume sarebbe la letteratura?
Un libro deve essere un viaggio della nostra mente, e se molte donne amano viaggiare anche sognando scene calde, che razza di male c'è? Anche perché, di libro parliamo, e non di film hard, quindi la lettura crea comunque un mondo diverso a seconda della persona e del suo vissuto, dà modo ad ogni lettore di immaginare e creare nella propria mente il mondo e la storia che l'autore ci propone.

Inoltre, sono abbastanza offesa da un punto dell'articolo in particolare:

"Nella decadenza generale della critica letteraria ha preso piede i blog. E nel caso del romance, schifato dai recensori ufficiali, hanno potere di vita o di morte."
No, dico, scherziamo? 
Io ho iniziato ad scrivere su questo blog un po' come una finestra sui miei pensieri, con tutta umiltà e consapevole dei miei limiti, non imponendo mai il mio punto di vista, e specificando sempre che queste sono mie opinioni personali, ma non vedo perché io come tante altre blogger, dobbiamo essere citate in modo simile in un articolo a tiratura nazionale... Un blog può essere "di settore", così come invece contenere tanti tipi di letture diverse, perché dobbiamo settorizzare?

Non lo so, forse sono io che ho interpretato male l'articolo, voi lo avete letto, cosa ne pensate?

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