mercoledì 10 gennaio 2018

Recensione: Virtnet Runner 3- Il gioco della vita - James Dashner

Eccoci qua... grazie alla mia cocciutaggine anche questa serie l'abbiamo portata a casa!



Per Michael e i suoi amici è il momento della resa dei conti all'interno del VirtNet. Il gioco a cui stavano giocando è ormai diventato più reale di qualsiasi realtà. Solo poche settimane prima, percorrere il Sentiero ha significato per loro vivere un'esperienza virtuale indotta e per alcuni aspetti addirittura divertente. Il VirtNet, con la sua combinazione di tecnologia avveniristica e sofisticati programmi di gaming, li ha però avviluppati in un'oppressiva e ineludibile riproduzione del reale, e ora Michael sa che la sua stessa vita è a rischio: il VirtNet si è manifestato come un mondo dalle estreme conseguenze e ormai il gioco sta per finire. Kaine e i Tangenti, i programmi di intelligenza artificiale che professano la Dottrina della Mortalità e il piano visionario che ne guida le azioni, stanno per realizzare il loro disegno. Se ciò dovesse succedere, il mondo cadrebbe sotto una spietata dominazione digitale e solo Michael è in grado di scongiurare questo pericolo, ma a patto di conoscere veramente gli scopi di chi gli sta attorno.


Terzo ed ultimo capitolo della Mortality Doctrine, di cui i curiosi possono trovare qui le recensioni dei precedenti:


Prima di tutto: al terzo libro non ho ancora capito cosa ci azzecca quel Runner... confidavo nel fatto che prima o poi un punto saliente mi avrebbe fatto capire il perché di questo titolo, ma niente, dopo aver scalato tutta la montagna in cima non ho trovato proprio nulla.....
Comunque, non sono rimasta travolta dal racconto, anzi, la fatica nell'andare avanti è rimasta costante, sono seriamente convinta che se non fosse stata la versione audio non penso proprio che sarei riuscita a reggere per tutta la saga, l'ancora di salvezza di questo volume finale è la dinamicità, i personaggi sono in continuo movimento, cercando di scappare sia da Kane che dalla SVN, ed a fianco dei soliti ignoti, fa il suo ingresso fondamentale Helga, la tata di Michael nella sua vita virtuale, che li aiuterà ma sulle cui intenzioni riusciremo a vederci chiaro solo alla fine.

Sono dispiaciuta di non essere riuscita ad apprezzare questa trilogia, soprattutto dopo che avevo divorato The Maze Runner praticamente in pochi giorni, ma in questo caso, anche se l'autore descrive molto bene tutto il quadro ed i colpi di scena non mancano, non sono riuscita proprio ad appassionarmi. Non è per la mancanza di momenti romantici, visto che anche nell'altra saga non ci sono, ma proprio perché tutto è risultato molto molto pesante e lento, pur essendo abbastanza pratica con molti dei concetti informatici utilizzati, visto che ho studiato proprio in quel campo.

Se qualcuno di voi, invece, ne è rimasto colpito positivamente, sono aperta ad ascoltare le vostre impressioni, anzi, ne ho proprio bisogno! Voglio decisamente trovare qualcosa di buono in questa saga, quindi, aspetto i vostri commenti!








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