Michael è un gamer, e come la maggior parte dei gamer, spende più tempo nella VirtNet che nel mondo reale. La VirtNet è una totale immersione del corpo e della mente nel mondo virtuale, e crea dipendenza. Grazie alla tecnologia, chiunque abbia un bel po’ di soldi può sperimentare mondi fantastici, rischiare la propria vita senza essere mai in pericolo o semplicemente spassarsela con i propri amici virtuali. E più si hanno doti da hacker, maggiore è il divertimento. Perché preoccuparsi di seguire le regole quando la maggior parte di esse non ha senso? Eppure, alcune sono state create per una ragione: la tecnologia può essere pericolosa. Un gamer sconosciuto è andato oltre ogni limite, tenendo in ostaggio altri gamer nella VirtNet. Gli effetti sono devastanti: tutti i gamer ostaggi finiscono per essere dichiarati cerebralmente morti. Quali sono i motivi che spingono il misterioso gamer ad agire in questo modo? Il governo sa che per acciuffare un hacker ci vuole un hacker. Il prescelto è Michael, ma il rischio è enorme. Se accetta la sfida, Michael sa di dover andare oltre le regole della VirtNet e affrontare pericoli e predatori che una mente umana non riuscirebbe neanche a immaginare. E sa che il confine tra gioco e realtà potrebbe essere cancellato per sempre.
Questo è uno di quei titoli su cui ammetto di fare veramente fatica ad esprimermi:
mi sono avvicinata incuriosita dall'autore, che già conoscevo per "The Maze Runner" , ma sinceramente in alcuni tratti ho fatto fatica ad andare avanti.
Il genere è sempre distopico, come per l'altra saga, il ritmo è incalzante, ma non sono riuscita a sentirmi trascinata nel voler scoprire come sarebbe finita per i protagonisti, complice forse lo stile di lettura della voce protagonista (essendo in versione audiobook) che non mi è sembrato adattissimo,credo di essere arrivata in fondo per pura e semplice curiosità.
Cosa che ho trovato invece decisamente degna di nota, è il finale, di cui però non voglio dare spoiler, il quale è riuscito a sorprendermi, accendendo così un barlume di volontà di capire come si evolverà la situazione nei capitoli successivi della storia.
Ma in tutto questo mi chiedo... perchè Runner? Cosa c'entra? Nel Labirinto c'erano i runners, ma qui non ho trovato nessun tipo di legame o richiamo, la casa editrice a mio avviso ha solo voluto cavalcare il successo del precedente lavoro per attirare un po' di acquirenti.
Concludendo, secondo me adatto per i veri veri amanti del genere...
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