venerdì 19 gennaio 2018

Recensione: Aspettami fino all'ultima pagina - Sofia Rhei



Dalla Spagna il romanzo bestseller sul potere terapeutico dei libri
Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...
«Per guarire dai mali del cuore la letteratura è un farmaco potentissimo.»
«Una bellissima storia sul potere dei libri, sulla loro capacità di curare, nella cornice di una città magica, Parigi, in cui le emozioni brillano più delle stelle.»
«Il mistero dell’amore e la magia della letteratura riuniti in una storia che mi ha stregato fin dalla prima pagina e non mi ha più lasciata.»

Avete presente quando si dice: fulminata sulla via di Damasco?
Quando ho letto nella sinossi "potere terapeutico dei libri" si è accesa la lampadina: Ecco! Trovato! Un libro che parla di quello che ho sempre professato!!!
Durante la lettura, poi, mi sono resa conto che in realtà, avevo tra le mani qualcosa di molto diverso rispetto a quanto avevo immaginato, ma allo stesso tempo molto molto interessante:
in parecchi punti avrei volentieri preso a schiaffi la protagonista, probabilmente a causa del mio concetto non proprio elastico di fedeltà, ma, confidando nel dogma per cui alla fine per poter giudicare una situazione occorre trovarvicisi, ho stretto i pugni e sono andata avanti.
La mia conclusione è che questo libro è un bel viaggio alla scoperta di sé stessi: Silvia, inizialmente donna zerbino di Alain, realizza quanto della sua vita abbia messo da parte per inseguire questo sogno, quanti desideri, speranze, hobbie, obbiettivi e tempo per frequentare altre persone sia andato perduto e non potrà più averlo indietro, e grazie a piccoli passi fatti con la collaborazione del terapeuta ritrova la strada smarrita.
Mi è piaciuto, nonostante i miei pregiudizi e le mie fisime mentali, e sono stata felice di vedere la crescita di consapevolezza in lei, di accompagnarla tra una lettura e l'altra e ritrovare tra le pagine testi sconosciuti ma anche classici che ho amato.
 
 
 
 


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