lunedì 14 ottobre 2019

Recensione in anteprima: Le nostre prime sette volte - Bianca Marconero

Buongiorno lettori!

Oggi vi parlo in anteprima di un libro che esce domani, 15 ottobre, fresco fresco da quella penna meravigliosa che è Bianca Marconero:

«Io dovrei proprio licenziarti, Alice».

«Lo hai già fatto sei volte, Alex».
«Speriamo che la settima sia quella buona».

Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei?
Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, una casa editrice leader nei periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti.

Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar.
Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in grado di toccarlo?
Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.

Bene, come le trovo adesso le parole giuste per farvi capire la trottola di emozioni che suscita questa storia? (soprattutto senza fare spoiler...)

Innanzi tutto vi faccio un breve, illuminante, quadro del mio stato attuale: immaginate una povera crista in pigiama, con Ultimo sparato a "palla" (come si dice dalle mie parti) nelle orecchie, che ha messo in pausa marito, figli e casa perché sentiva il bisogno di condividere il momento con voi...

Ecco.. questo è quello che mi combina ogni benedetta volta un libro di questa donna... Bianca è così, è quella che ti serve un delizioso pugno nello stomaco ma allo stesso punto ti fa sentire felice per quello che ti ha dato, e ti lascia appesa come una tossica fino a che non sei riuscita a sapere come la storia va a finire.
Le nostre prime sette volte è l'ennesimo suo libro a cui ora preparerò un posticino sulla libreria, che mi ha dato modo di incontrare personaggi terribilmente difettati, i quali però non riesco a fare a meno di amare nel loro essere imperfetti.

Alex è assolutamente il principe degli stronzi, perdonatemi il termine, ma lo adoro, in ogni sua enorme cavolata (e vi assicuro ne farà veramente tantissime), in ogni suo attimo di dubbio, in ogni vano tentativo di evitare l'inevitabile: è uno di quelli che il cuore lo hanno sempre visto come un organo inutile, un fardello senza senso al centro del petto, ma un giorno si trovano a dover accettare che senza di quello, in realtà, non si vive.
Ed è per quello che sbaglia, sbaglia, e sbaglia ancora...

Alice, dal canto suo, non è che lo aiuti molto. Parliamone donne: alcune volte ci innamoriamo delle persone più sbagliate che riusciamo a trovare, ma anche per noi fare i conti con il suddetto organo non è proprio cosa da poco. Alice non capisce... o fa finta di non capire... non ho ancora preso una decisione in merito, ma di cavolate ne partorisce abbastanza, dando un non marginale contributo alla creazione della situazione più fraintesa dell'universo conosciuto.

Insomma, preparate: 
- fazzoletti
- qualcosa di morbido in cui soffocare le urla di rabbia
- xanax
-... e volendo anche un bellissimo e perfettissimo Ken di Barbie, alto, biondo, preferibilmente con dei meravigliosi riccioli, da infilzare a vostro piacimento di spilloni come una utile bambolina Vudù e placare così gli istinti omicidi.

Detto questo, evitiamo di sfogare con mariti / fidanzati / compagni l'accumulo di isteria, e creiamo un gruppo di sostegno per reggere tutte assieme l'attesa fino al prossimo mese quando avremo la possibilità di avere per le mani L'ultimo Bacio e vedere cos' altro riescono a combinare questi due.
Per ora correte a prendere questo su Amazon e fatemi sapere cosa ne pensate!!! 😜

P.S. Confermo che non è assolutamente necessario aver letto Non è detto che mi manchi, in quanto la storia di Alex & Alice è autoportante ... oltre che decisamente interessante! 


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