lunedì 12 agosto 2019

Recensione: Iron Flowers - Tracy Banghart

Buongiorno lettori!

Scusate la sparizione, ma ho dovuto abbandonare il blog per qualche giorno subissata dal lavoro nell'ultima lunghissima settimana prima delle ferie, ma ora sono tutta per voi!

Oggi parliamo dell'ultima lettura che mi è stata suggerita dalle ragazze di Ikigai per la Ikigai Book Challenge 2019, che mi ha soddisfatto tantissimo e che ho concluso nel giro di pochissimi giorni:

Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È così che entrambe si trovano prigioniere, l'una di una gabbia dorata e l'altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole.

Disponibile qui su Amazon

Questo libro mi ha conquistata da subito, è bastata la dedica iniziale ed è stato amore a prima vista:
"Per ogni donna a cui hanno detto di stare zitta e buona... e che invece ha avuto il coraggio di reagire."
Tracy Banghart ci presenta uno scenario distopico in cui la società è assolutamente maschilista: le donne non hanno nessun diritto, non possono imparare a leggere e devono essere completamente al servizio dell'uomo. Nella loro vita hanno solo due possibilità: passare la loro vita a svolgere le mansioni domestiche e sfornare figli, o diventare Grazie, cioè le ragazze che hanno "l'onore" di essere le donne-oggetto del Supremo regnante di Viridia, passando la loro vita chiuse nel palazzo fino alla fine dei loro giorni.
Praticamente una scelta tra due diversi tipi di schiavitù...

In questo scenario troviamo due sorelle, Nomi e Serina, agli antipodi tra loro, una cresciuta per restare in famiglia e l'altra istruita ed addestrata per il compito di Grazia, una rozza e ribelle per indole, l'altra docile ed elegante, che si trovano ad affrontare insieme il palazzo del Supremo, visto che il compito di Nomi è comunque quello di restare al fianco di Serina in qualità di ancella se venisse scelta per rimanervi a compiacere l'erede del Supremo.

Qui accade il fattaccio: l'Erede, invece di scegliere Serina, decide che sarà Nomi ad entrare tra le Grazie, e Serina diventerà la sua ancella. Il mondo delle due sorelle viene messo sotto sopra, e dovranno cercare daccapo un equilibrio, capovolto rispetto a quello che è stato fino a quel giorno.

Le pagine scorrono con scioltezza, la vita di palazzo di Nomi e la diversa piega che prenderà quella di Serina tengono il lettore incuriosito ed al contempo sulla corda, svelando poco alla volta quello che si nasconde nel regno di Viridia.
Entrambe costrette in due diversi tipi di prigionia, dovranno trovare il modo di resistere ed andare avanti... un po' come sono costrette a fare tantissime donne ogni giorno della loro vita, perché, anche se nella nostra società fortunatamente i diritti sono stati conquistati e possiamo scegliere cosa fare delle nostre esistenze, in tante, ancora, non hanno il coraggio di prendere in mano le loro vite.

E' bello che un distopico dia la possibilità di ragionare sul fatto che ci sia sempre la possibilità di scegliere, anche nelle situazioni estreme, e che bisogna avere la forza di mettere se stesse al primo posto, anche quando il mondo ci dice che dovremmo essere qualcosa di diverso.

 Gli intrighi di palazzo e la situazione su Monte Rovina ci porteranno con rapidità alla fine del libro, che purtroppo ci lascia terribilmente in attesa del successivo che è previsto uscire 10 settembre prossimo, per cui ora mi aspetta un mese massacrante perché ODIO rimanere con una storia in sospeso!!

Comunque lo consiglio: sia agli amanti del distopico, sia a chi magari non ha mai approcciato questo genere, perché il tema portante è assolutamente meritevole.


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