giovedì 16 novembre 2017

Recensione: Il manuale dello stagista killer - Shane Kuhn





  • Titolo: Il manuale dello stagista killer
  • Autore: Shane Kuhn
  • Pagine: 343
    • Genere: Gialli e Thriller (02 aprile 2015)
    John Lago non è un tipo raccomandabile. Eppure, nel suo mestiere è il migliore. Lavora come stagista presso un prestigioso studio legale di Manhattan e passa le sue ottanta ore settimanali portando caffè, rispondendo al telefono e occupandosi di quelle incombenze che per gli altri impiegati sono solo perdite di tempo. Ma non è questa la sua specialità: John Lago è al soldo della Risorse Umane s.r.l., un’agenzia di collocamento che funge da copertura per una rete di killer professionisti da infiltrare nelle aziende. Il loro obiettivo è eliminare i dirigenti corrotti, e a soli venticinque anni John è già uno dei migliori sicari di New York.

    Gli stagisti, si sa, sono invisibili, il che garantisce la copertura perfetta per raccogliere informazioni e portare a termine un lavoro pulito. Il compito di John è far fuori uno dei partner dello studio legale, tra gli uomini più inavvicinabili della città, ma le cose si complicano più del previsto. Sulle tracce del suo obiettivo c’è anche Alice, un’altra stagista dello studio, che si dimostrerà essere la rivale più dura – e seducente – che John abbia mai affrontato.

    Da 1 a 10, quanto siete splatter?
    Se la vostra cifra oscilla tra il cinque ed il dieci, allora questo libro vi piacerà, altrimenti, se vi piazzate ad un numero più basso, temo che con voi abbia poche probabilità di successo...
    Questo manuale è il diario freddo, lucido e scanzonato di un giovane orfano, addestrato per essere il miglior killer sulla piaza: senza rimorsi, senza scrupoli e, soprattutto senza sentimenti; perchè John, nella sua vita ha visto solo sangue e morte, e non sa nemmeno cosa voglia dire provare qualcosa per un altro essere umano.
    Io, che di gusto dell’orrido sono a dir poco ben fornita, non mi sento particolarmente scioccata dalla descrizione minuziosa di scontri corpo a corpo ed uccisioni corollate da spargimento di fiumi di sangue e rumore di ossa rotte, anzi, confesso che dopo un lungo periodo di romanzi rosa e storie d’amore di vario genere ho trovato questo libro quasi terapeutico... ha un po’ riequilibrato la mia personalissima bilancia tra il cucciolo con gli occhi a cuoricino e lo psicopatico che convivono in me!
    John, inoltre, fa un racconto delle sue avventure condito da una buona dose di ironia e sarcasmo, quindi non sono stati pochi i momenti in cui sono scoppiata a ridere da sola di fronte alle situazioni tragicomiche che lo vedono invischiato.
    Comunque, fate conto di trovarvi di fronte ad una sorta di Mission Impossible, in cui il protagonista, però, non lavora per la Cavalleria, bensì per i cattivi.
    Per amanti dello sparatutto che non disdegnano ogni tanto una sana e divertente americanata.
     


    Nessun commento:

    Posta un commento

    Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

    ...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...