martedì 28 gennaio 2020

Recensione: Nevernight (Cronache degli accadimenti di Illuminotte) - Jay Kristoff

Signori e signore dallo stomaco forte,

posso dire di avere trovato il fantasy che fa decisamente al caso vostro!!!


Avete uno spiccato senso dello splatter, non vi disturba leggere di sangue versato a vagonate, interiora esposte e pugnali ben conficcati?


Mia Corvere è la ragazza che stavate aspettando.


Ho iniziato l'ascolto di questa saga per curiosità: avevo sbirciato qualche copertina in libreria e mi aveva colpito, ma non mi aspettavo nulla di quello che ci ho trovato dentro. Ultimamente mi ero adagiata su questi fantasy molto molto romanticoni e devo dire che questo è stata una sferzata di "macelleria" che, dopotutto, non guasta affatto.

Questa saga non nasconde nulla già dalle prime righe:


"Spesso le persone si cagano addosso quando muoiono.
I muscoli si rilassano, l’anima svolazza via e tutto il resto… viene evacuato. Malgrado l’amore che il loro pubblico nutre per la morte, i commediografi di rado ne fanno cenno. Quando l’eroe spira tra le braccia dell’eroina, non richiamano l’attenzione sulla macchia che gocciola lungo le cosce o sul fatto che la puzza le fa venire le lacrime agli occhi mentre si china per dargli il bacio d’addio.
Lo dico come avvertimento, o miei gentili amici, ché il vostro narratore non condivide tale freno. E se le sgradevoli realtà di uno spargimento di sangue liquefano le vostre interiora, sappiate che le pagine che avete tra le mani parlano di una ragazza che stava all’omicidio come i maestri alla musica. Che riservava al lieto fine lo stesso trattamento di un seghetto all’epidermide."

Bene... io lo so che sono strana.... ma è stato un colpo di fulmine!


Kristoff ha creato un mondo: una Repubblica in un territorio immaginario, governata da un despota travestito da salvatore, dove una ragazza di appena sedici anni cerca la vendetta per la sua famiglia, una Chiesa di assassini, poteri soprannaturali, dei caduti e dei arrabbiati.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti per far sì che il lettore non possa fare a meno di portare avanti la lettura! Certo, immagino che questo non sia un giudizio universalmente condiviso, visto il livello di dettaglio con cui spesso ci ritroviamo nel mezzo di un assassinio o di un rapporto sessuale dettagliati con dovizia di particolari, ma per me, lo stile di questo autore è stato coinvolgente al punto di riuscire a superare anche questo.
Kristoff parla con il lettore, commenta, spiega, fa battute, scherza sui personaggi e sul loro modo di fare, parla a noi che leggiamo un po' come se stesse riflettendo tra se e se, come se veramente fossero le pagine di un diario.


Nel primo libro ci viene spiegata subito la struttura dei tre volumi: nascita, vita e morte.

Vi chiederete, quindi: che gusto c'è a leggere se già ci dice tutto? Andando avanti scoprirete che ogni capitolo sarà necessario a spiegare il complicato intreccio di situazioni di cui Mia inizialmente conosce solo "la punta dell'iceberg"; inoltre, ogni pagina serve a darle modo di conoscere se stessa, di capire cosa è importante per lei e cosa no, cosa vuole essere e cosa gli altri vorrebbero che lei diventasse, tutto racchiuso in una corsa continua di eventi ed assasinii.

Insomma, se avete voglia di conoscere Itreya ed i suoi intrighi politici, Mia con la sua compagnia di Ombre demoni, la Chiesa Rossa ed i suoi assasini mercenari, non fatevelo scappare.





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