lunedì 15 maggio 2017

Cime Tempestose (Whutering Heights) - Emily Brontë


La storia di un'ossessione: l'ossessione di Heathcliff e Catherine.
Tutta la vicenda è imperniata sul folle amore di Heathcliff per Catherine. La differenza sociale renderà impossibile per lui averla, e quando lei, pur amandolo cederà ad un matrimonio più conveniente (anche se non privo di un diverso tipo di affetto) con Edgar Linton, scatterà in Heathcliff un inarrestabile desiderio di rivalsa nei confronti di entrambe le famiglie: gli Earnshaw, per averlo fatto soffrire e comunque averlo reso un essere inferiore, nella figura di Hindley ed il suo discedente Hareton, ed i Linton, Edgar e la figlia di lui Cathy, per avergli strappato l'oggetto del suo desiderio.
A fare da sfondo a tutto questo la grigia campagna inglese: Wuthering Heights e Trushcross Grange, le residenze delle famiglie, sono isolate nelle nebbie fitte nelle quali i personaggi sembrano costretti a comportarsi come automi nelle rigide consuetudini sociali.
Un'ulteriore aspetto che ha molto risalto nella storia è la religione, o meglio, il senso di religiosità, che viene vissuto in maniera molto diversa dai personaggi, ma a cui si fa continuamente richiamo. La figura di Joseph, presente dall'infanzia di Heathcliff fino a dopo la sua morte, rappresenta la religione rigida ed oppressiva, mentre la figura di Nelly Dean, governante e voce narrante della vicenda, ci trasmette un senso religioso più benevolo e umano.
Nel complesso un libro che ho amato molto, che lascia spazio al lettore di avere un proprio giudizio critico ed un'interpretazione personale degli eventi, e per il quale credo sarebbe molto utile più di una rilettura... bellissimo oltretutto se si pensa che è stato scritto da Emily Brontë in un'epoca in cui la letteratura era un "affare per soli uomini".





Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: Principessa Saranghae - Diego Galdino

...E quando credevo di non ricordare nemmeno come entrare in questo blog... eccomi qua! Breve parentesi personale: Vi chiedo scusa. Sono pra...